Toscana
CRISI: IN TOSCANA IL 2012 SARA’ UN ANNO DI RECESSIONE
(ASCA) – Il 2012 sarà un anno di recessione in Toscana per effetto delle manovre di controllo dei conti pubblici successivi alle manovre promosse dal governo e del rallentamento della crescita mondiale. Il Pil toscano potrebbe subire una caduta stimabile attorno all’1,7% con conseguenze anche sulla domanda di lavoro che, potrebbe ridursi di circa 20 mila unità. A dirlo è il rapporto redatto da Irpet e Unioncamere Toscana, presentato oggi. Le ricadute di questa nuova flessione della domanda saranno avvertite da tutti i settori: manifatturiero, costruzioni, servizi e commercio. Complessivamente nel 2011 la produzione è risultata in flessione in tutti i principali macro-settori dell’economia toscana (agricoltura, industria in senso stretto, costruzioni, servizi non market). Si tratta di una flessione relativamente contenuta (entro il -1%), eccezion fatta per le costruzioni che cadono di oltre il 7%. Il manifatturiero nel quarto trimestre del 2011 ha visto rallentare la produzione, gli ordinativi e il fatturato, che resta comunque leggermente positivo. Nel 2011 è stato recuperato in Toscana circa un migliaio di posti di lavoro, mentre il tasso di occupazione passa dal 63,8% del 2010 al 63,6% del 2011. Allo stesso tempo il tasso di disoccupazione, stimato al 6,6%, è stato in crescita nel 2011 rispetto al 2010. “Come Sistema Camerale – afferma Vasco Galgani, presidente di Unioncamere Toscana – chiediamo che la valutazione del merito creditizio venga effettuata con attenzione, in modo che le risorse giungano prioritariamente alle imprese che sono realmente in grado di esprimere un potenziale di crescita. è inoltre necessario che la Pubblica Amministrazione trovi al più presto un rimedio al problema dei ritardati pagamenti. Così come prioritari sono gli interventi a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese”.