Mondo

Crisi della liquidità per le banche: proteggi i tuoi conti investendo

Non arrivano buone notizie per chi ha conti correnti in istituti di credito. Un tempo esistevano gli interessi che premiavano il solo gesto di depositare soldi in banca, consentendo così di guadagnarvi. 

Oggi non è più così e anzi da anni le banche offrono zero interessi sui conti correnti e strumenti di deposito molto limitati. Le banche stanno iniziando a prendere misure drastiche per rendere meno convenienti le aperture dei conti corrente. Andremo così a vedere come, la soluzione migliore per proteggere i propri risparmi sia investirli i.

La prima a prendere una decisione in tal senso è stata Fineco, che ha deciso di chiudere tutti i conti correnti dai 100 mila euro in su con nessun investimento all’attivo. La motivazione è semplice e si configura con un risparmio economico: mantenere la liquidità dei clienti è diventato troppo costoso.

La scelta di Fineco segue quella di diversi istituti di credito in Europa e ad essi si assoceranno presto anche altri istituti italiani. Le banche stanno così sviluppando dei piani per convincere i clienti a mobilitare la liquidirà e in alcuni casi applicano nuovi costi ai risparmiatori. Unicredit ha annunciato una commissione dello 0,5% sulle giacenze maggiori di 100 mila euro sui conti intestati ad aziende e partite IVA. Bper ha introdotto la commissione di liquidità rilevante sui nuovi conti, per i clienti non consumatori con giacenza superiore a 100 mila euro. Bnl addebiterà 1000 euro alle giacenze medie trimestrali superiori a un milione di euro delle aziende. Il fenomeno, però, non dipende dalle banche.

Ai suoi investitori, Fineco ha infatti inviato una lettera per motivare la decisione “Nel 2020, al fine di sostenere e fornire il giusto stimolo all’economia, la Bce ha adottato una politica monetaria espansiva ricorrendo a un ampio pacchetto di misure di politica economica che hanno prodotto un incremento della liquidità, con conseguente aumento dei livelli di giacenza in conto corrente – siamo oltre i 1.740 miliardi secondo ABI – e un’ulteriore riduzione dei tassi di interesse interbancari come l’Euribor, il tasso utilizzato dalle banche nelle proprie operazioni di finanziamento”. La banca paga un 0,5% sulle giacenze e con sempre maggior liquidità bloccata sui conti correnti diviene un costo difficile da sostenere. Ecco perché la soluzione migliore – come suggerito da MoneyFarm, che offre soluzione in merito agli investimenti – è quella di utilizzare parte della liquidità come investimento per aumentare la redditività.

La situazione spiegata da Fineco perdurerà per qualche anno. Mantenere la liquidità sul conto corrente ha infatti tre tipi di costo: un costo diretto per il mantenimento del conto, un costo-opportunità, ovvero una perdita momentanea per generare rendimenti di lungo periodo. Un costo della svalutazione del capitale. A ciò si aggiunge il rischio che – in caso di problemi di liquidità della banca in cui è depositato il conto – i depositi sopra i 100 mila euro non sono garantiti dal Fondo Interbancario.