Quattrocentocinquanta persone in pullman verso Roma, cresimandi con le loro famiglie in viaggio verso la Porta Santa nell’anno giubilare della Misericordia. Un momento di raccoglimento ma anche di condivisione, per stare insieme e riflettere su un passaggio tra i più importanti nella vita di un cristiano: appunto, la Cresima. È il senso con cui, ormai da qualche anno, l’Ufficio catechistico diocesano organizza il pellegrinaggio rivolto ai giovani che, nell’anno in corso, hanno ricevuto o si preparano a ricevere il sacramento. Lo scorso anno la meta fu Assisi, con oltre 300 presenze; quest’anno, complice la coincidenza del Giubileo straordinario, l’obiettivo non poteva non essere Roma, e a Roma, San Pietro e la Porta Santa. Appuntamento per tutti il prossimo sanato 16 aprile.«È un momento particolare, e che vediamo sta raccogliendo sempre più consensi e presenze – racconta don Gianni Gualtieri, il direttore dell’Ufficio catechistico che organizza il pellegrinaggio – tra i ragazzi è un appuntamento che si sta diffondendo, è un modo per stare insieme con tutte le parrocchie, anche perché non tutti i gruppi parrocchiali hanno momenti specifici in cui si ritrovano insieme e questa invece è una bella occasione». Il programma prevede una partenza intorno alle 5.30 della mattina; l’arrivo a Roma con un passaggio alla Porta di San Paolo fuori le mura; poi a San Pietro, dove il gruppo probabilmente seguirà le indicazioni giubilari di un tragitto a piedi da Castel Sant’Angelo alla Porta Santa. Poi, la partecipazione alla messa. Del gruppo faranno parte giovani cresimati o cresimandi che riceveranno il sacramento entro l’anno; insieme con loro anche le famiglie e i catechisti. «I momenti che abbiamo preparato insieme, anche lo scorso anno, sono sempre stati molto coinvolgenti», sottolinea don Gianni. «Per questo poi tra i ragazzi si è sparso il passaparola e quest’anno siamo arrivati ad organizzare ben 9 pullman: con noi vengono circa i due terzi di tutti i ragazzi che in Diocesi riceveranno la Cresima quest’anno: è un bel numero, e sarà un bel momento».