Prato

Crescono le offerte deducibili, ma sono ancora poche

Lo scorso anno a Prato le persone che hanno fatto offerte deducibili alla Chiesa cattolica per il sostentamento del clero sono aumentate del 41,8%, passando da 884 del 2006 a 1254 nell’anno 2007. Contemporaneamente è aumentato anche – dell’8,3% – l’importo che complessivamente è stato versato, passando dai quasi 68mila euro del 2006 agli oltre 73mila dello scorso anno. Si tratta di aumenti consistenti, se confrontati con le medie regionali e nazionali: in Toscana infatti le persone che hanno effettuato offerte deducibili alla Chiesa sono cresciute dal 2006 al 2007 dell’8,5% e gli importi aumentati appena dello 0,5%. In tutta Italia il numero di chi ha dato offerte è aumentato del 10,3% e l’importo del 2,8%. Questa domenica, proprio sul tema delle offerte deducibili per il clero si tiene la giornata di sensibilizzazione. In ogni parrocchia, alle messe del sabato e della domenica, gli incaricati volontari del servizio Sovvenire (che si occupa del sostentamento economico della Chiesa) illustreranno questa importante modalità di venire incontro alle necessità dei sacerdoti: detto in parole semplici, si effettua un’offerta alla Chiesa Cattolica per contribuire allo «stipendio» mensile dei sacerdoti e queste (fino a un massimo di 1032,91 euro l’anno) sono deducibili dal proprio reddito complessivo ai fini del calcolo di Irpef e addizionali. Le modalità sono varie. «La più semplice è quella di fare un’offerta direttamente presso la propria parrocchia: qui verranno rilasciate delle ricevute provvisorie e poi, in tempo utile per la dichiarazione dei redditi, quella definitiva valida per la deduzione fiscale», spiega Andrea Rosati, responsabile diocesano del servizio Sovvenire. Ci sono anche altre modalità, come il bollettino postale, o anche la donazione con carta di credito dal sito www.sovvenire.it, ma quella dell’offerta diretta in parrocchia è senz’altro la più semplice. «Il buon risultato dello scorso anno – spiega ancora Rosati – è dovuto proprio all’opera di sensibilizzazione che portiamo avanti nel far conoscere questa realtà. Solitamente si pensa che sia meglio donare per quello che si vede direttamente, che so, un’offerta al parroco per una ristrutturazione o per un’opera caritativa. Ma l’offerta deducibile, che viene raccolta centralmente e poi ridistrubuita laddove c’è bisogno, è un grande segno di appartenenza alla Chiesa. Le offerte in questo modo arrivano anche a quei sacerdoti e alle parrocchie piccole, con pochi fedeli, o in zone disagiate». Maggiore è il numero delle offerte deducibili per il sostentamento del clero, poi, maggiore sarà la percentuale di risorse dell’8 per mille che si liberano per opere di carità e di assistenza. In diocesi sono un centinaio i volontari che ruotano intorno al servizio Sovvenire, coordinati da Andrea Rosati e da un gruppo di altri cinque commercialisti, insieme al canonico Emilio Riva, e, a livello vicariale, da referenti sul territorio. «Siamo tutti volontari – spiega Rosati –: la “macchina” complessiva del Sovvenire ha così un costo bassissimo e tutte le offerte vanno a sostenere i sacerdoti». Questo martedì 25 novembre, alle 21, alla Villa del Palco, i volontari che in diocesi si occupano del Sovvenire sono stati invitati dal Vescovo (insieme ai loro familiari) ad un incontro in cui ascoltare le parole di mons. Simoni e riflettere sulla Missione diocesana in corso.