Italia
CPT: LE QUYEN NGO DINH (CARITAS ITALIANA), «PROPORRE UNA NUOVA STRATEGIA»
Un lavoro intenso, durato sei mesi, che ha portato ad un rapporto positivo che mira a proporre una nuova strategia per quanto riguarda il fenomeno dell’immigrazione irregolare in Italia. Così Le Quyen Ngo Dinh della Caritas Italiana e membro della Commissione ministeriale sui Cpt (Centri temporanei di permanenza), commenta al Sir i risultati della Commissione d’inchiesta voluta dal ministero degli Interni e presentati ieri dal presidente Staffan De Mistura. E’ un rapporto aggiunge la rappresentante della Caritas che propone una ripartizione delle categorie in tre parti: irregolari di ritorno cioè lavoratori un tempo in regola da non inviare nei Cpt, ipotizzando per loro percorsi di regolarizzazione attraverso un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro; immigrati identificati o che collaborano fattivamente alla propria identificazione, per i quali è previsto l’accesso a un programma di rimpatrio assistito ed immigrati non identificati e che resistono all’identificazione, per quali è previsto il trattenimento nei Cpt e il rimpatrio senza alcun incentivo.
La riforma proposta dalla Commissione spiega ancora Le Quyen poggia sul ricorso a misure alternative ai Cpt che risultano in alcuni casi, come quelli degli irregolari che non si fanno identificare, inefficaci e onerose per il Paese. La Commissione ha chiesto inoltre che all’interno di questi centri non vengano più inviati gli ex detenuti perché questa presenza crea notevoli tensioni all’interno delle strutture. Inoltre vengono chieste la fuoriuscita da questi centri di categorie particolari e più vulnerabili come le vittime di tratta e per i quali si auspicano corsie differenziate.