Toscana
COSTITUZIONE EUROPEA, RAMMARICO DEL VATICANO PER ASSENZA RIFERIMENTO ALLE RADICI CRISTIANE
La Santa Sede «esprime soddisfazione» per la firma del trattato costituzionale europeo firmato ieri a Bruxelles da parte dei Capi di Stato o di Governo, dei 25 Stati membri, perché è una «nuova ed importante tappa nel processo d’integrazione europea, sempre auspicata ed incoraggiata dal Romano Pontefice», ma è rammaricata «per l’opposizione di alcuni Governi al riconoscimento esplicito delle radici cristiane dell’Europa». Lo ha detto stamani il portavoce della Joaquín Navarro-Valls.
Sull’argomento è intervenuto anche il quotidiano della Santa Sede. E’ «un’Europa dalla memoria sbiadita» quella che non ha voluto inserire nella sua Costituzione un richiamo alle radici cristiane del continente, ha scritto oggi l’Osservatore romano, in un articolo di prima pagina in cui nota come «Alla soddisfazione per il varo del Trattato costituzionale deve purtroppo affiancarsi il rammarico per i contenuti non all’altezza delle speranze e degli auspici».
«L’adozione del nuovo Trattato costituzionale, cinquanta giorni dopo l’allargamento a 25 Nazioni, – scrive il giornale vaticano – consente all’Unione Europea di considerare il 2004 come un anno di traguardi fondamentali raggiunti. Tuttavia, non mancano perplessità a venare la soddisfazione: nelle luci di un accordo senza precedenti, ci sono ombre per il modo in cui l’intesa è stata raggiunta e soprattutto per i contenuti non del tutto all’altezza delle speranze e degli auspici di molti».
«L’Europa che, doverosamente, guarda al futuro e intende gettare basi solide e importanti per dare uno slancio nuovo al cammino comunitario – osserva il quotidiano – sembra essersi voluta privare di un caposaldo della sua memoria storica». «Certo, – prosegue – la Costituzione è arrivata e questo è di per sé destinato ad offrire all’Europa nuove speranze di crescere in fretta e trovare una sua identità più definita per poter affrontare le sfide di inizio secolo. Ma proprio tale necessità di un’identità ancorata alla storia e ai valori autentici del continente rende deludente la mancata accoglienza della richiesta, da più parti reiterata fino all’ultimo momento, di inserire nel preambolo della Costituzione un riferimento esplicito alle radici cristiane dell’Europa».