Toscana

COSTI POLITICA: CONSIGLIO TOSCANA; SI’ A COMMISSIONE SPECIALE

Via libera del Consiglio regionale della Toscana alla commissione speciale per la riduzione del numero dei consiglieri regionali, degli assessori, per la valorizzazione del consiglio regionale e per la ristrutturazione dell’apparato dell’ente. La Commissione, che in pratica dovrà occuparsi della riduzione dei costi della politica, dovrà portare a termine i propri lavori entro il 30 aprile. Tra gli aspetti che hanno aperto una lunga discussione in aula quello annunciato dal capogruppo del Pd Alberto Monaci, che ha indicato tra i compiti della commissione anche quello di “una revisione della legge elettorale”. Ipotesi che ha trovato il favore di Pd e Forza Italia mentre contrari si sono dichiarati tutti i gruppi più piccoli, sia di maggioranza sia di opposizione. Alla fine la Commissione è stata istituita con il voto favorevole di Pd, Sdi, Prc, Sd, Verdi, Forza Italia, Alleanza Federalista.  Astenuti Udc e PdCi. Alleanza Nazionale ha votato a favore, tuttavia, come hanno spiegato in aula i suoi esponenti, e come si legge in una nota del vice capogruppo Roberto Benedetti, “non parteciperà ai lavori della stessa commissione”. “Le precisazioni del presidente Monaci poi ribadite da altri – si legge nella nota del vice capogruppo di An -, attribuiscono a questa commissione un profilo tale da non permettere ad Alleanza Nazionale di parteciparvi”. La commissione nasce da un ordine del giorno approvato lo scorso 27 giugno dal Consiglio.Ampio il dibattito. Ad animare la discussione l’intervento del capogruppo Pd Alberto Monaci che ha dichiarato come “sia necessario affrontare una rilettura della legge elettorale”. Per Maurizio Bianconi, capogruppo An, “non vorrei che i lavori cominciassero subito male nel presupposto che ci sia una legge elettorale da cambiare, discutendo impropriamente di una cosa che la commissione non è autorizzata a discutere. Una volta individuato il nuovo numero di consiglieri, allora e solo allora valuteremo se la legge elettorale andrà cambiata. Chiunque – ha aggiunto – presupponga che la commissione presieduta da Remaschi vada oltre lo scritto e oltre gli accordi che vi sono sottesi compie una fuga in avanti”. “E’ legittimo – ha osservato a sua volta il capogruppo Udc Marco Carraresi – esprimere un intendimento ma faremo tutto quanto è in nostro potere per frenare questo atto scellerato”. Il capogruppo di Forza Italia Maurizio Dinelli, ha annunciato la partecipazione del gruppo “nel proprio ruolo di opposizione. Difenderemo il principio della rappresentatività delle province – ha affermato – Se questo comporta un cambiamento della legge elettorale, la cambieremo”. Tra le voci critiche quella del capogruppo Pdci Luciano Ghelli secondo cui “il Pd non può aggiustarsi le cose come più gli conviene. Se l’intento è quello di andare ad un allargamento improprio dei compiti della commissione, anche vista la corrisponenza tra il Pd con il maggior partito dell’opposizione, propongo ai capigruppo di non partecipare ai lavori. Ho chiesto – ha aggiunto – a Martini un incontro di maggioranza per discutere e l’incontro ci sarà l’11 gennaio. Trovo alquanto improvvido che Monaci tenti di forzare gli eventi”. Dai banchi della maggioranza il capogruppo Prc Monica Sgherri ha dichiarato che “nessuna commissione può prescindere dal dibattito che arriverà in Aula. Non temiamo intromissioni e come gruppo lavoreremo a trovare, nelle regole, la maggioranza più ampia e non per una maggioranza variabile. Se ciò si configurasse, è evidente che ci ritireremo”. Per il consigliere del Pd Fabrizio Mattei, il capogruppo Monaci “ha sollevato un aspetto importante. Un aspetto legato all’esito della discussione sulla riduzione dei consiglieri che, è evidente, terrà dentro anche la legge elettorale che ne stabilisce il numero”. Per Pieraldo Ciucchi, capogruppo Sdi, “la maggioranza deve presentarsi all’appuntamento con una propria proposta, sulla quale poi cercare le convergenze con le opposizioni. Il tema vero da affrontare sono i costi della politica, tema finito invece “in secondo piano”. A intervenire per Sinistra Democratica il capogruppo Alessia Petraglia che, annunciando la partecipazione del proprio gruppo alla commissione, ha sottolineato come questa sia “luogo di garanzia per tutti”. Dello stesso parere Mario Lupi, capogruppo dei Verdi che ha annunciato il proprio voto favorevole. (ANSA).