L’Europa per superare la crisi ha bisogno di un salto di qualità. Non può essere arroccata in un torre d’avorio, lontana dai cittadini, prigioniera di una logica tecnocratica, dirigistica e centralista. Vogliamo un’Europa fatta da una grande storia di valori condivisi e di una politica comune. Vogliamo un’Europa democratica, sociale, popolare e cristiana: e per fare questo è indispensabile un ruolo attivo di stimolo, di indirizzo e di proposta dei corpi intermedi, Lo ha detto il presidente nazionale del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Carlo Costalli, al termine di una visita di due giorni a Bruxelles dove ha incontrato esponenti di organizzazioni dei lavoratori di altri Paesi Ue. Costruire una rete europea di organizzazioni di lavoratori cristiani sarà uno degli obiettivi primari dei prossimi mesi per il Mcl ha aggiunto Costalli che ha annunciato la prossima tappa di questo impegno: i primi di novembre a Berlino, al Congresso di Ueldc, l’Unione europea dei lavoratori democratici cristiani. Durante la permanenza a Bruxelles Costalli, ha, inoltre, incontrato una delegazione del gruppo del Ppe al Parlamento europeo ed ha visitato la sede di rappresentanza della Fondazione italiana Europa popolare nella capitale belga.Sir