Sport

Costa e Frullani di corsa sul bob a Sochi: presentati i due toscani impegnati alle olimpiadi invernali

La presentazione dei due bobbisti si è tenuta stamani a Firenze nella sede del CONI, alla presenza del Consigllere Nazionale e Delegato Provinciale Eugenio Giani. Frullani e Costa proveranno a tenere alto l’onore della Toscana, che per tradizione rappresenta una delle regioni leader nel medagliere olimpico italiano, e che nelle edizioni invernali dei Giochi vanta due podii conquistati dall’indimenticato campione dell’Abetone Zeno Colò (1952, Oslo, discesa libera) e da un altro bobbista, il versiliese di Forte dei Marmi Stefano Ticci (bronzo a Lillehammer 1994, insieme al connazionale Gunther Huber).

Il dato curioso che accomuna William Frullani e Francesco Costa (entrambi alla loro prima esperienza in un’Olimpiade) è il loro passato come esponenti dell’atletica leggera italiana prima della ‘conversione’ al bob (4 titoli di campione italiano di decathlon per Frullani con il G.S. Carabinieri, 1 titolo italiano under 23 nei 200 metri per Costa tesserato per il G.S. Fiamme Oro). Un percorso, comunque, non inedito, e che ha coinvolto altre coppie celebri dell’atletica, quella statunitense composta da Lolo Jones e Lauryn Williams, e quella australiana formata da Astrid Radjenovic e Jana Pittman, tutte presenti a Sochi nel “bob a 2” femminile.

«Il fatto che due atleti, uno di Prato, l’altro dell’Isola d’Elba, gareggeranno a Sochi nel bob, disciplina per la quale in Toscana non è presente neppure un impianto di avviamento, rende straordinaria la storia di Frullani e Costa – ha detto Eugenio Giani – Questa è una storia che ci esalta, che ci riempie d’orgoglio, perché è anche la storia di due ragazzi che hanno saputo rinnovarsi nello sport e che adesso porteranno il nome della nostra regione in un’Olimpiade invernale».

«Atletica e bob sono due discipline molto diverse – hanno commentano William Frullani e Francesco Costa – La prima è individuale, la seconda di squadra, quindi più coinvolgente, e capace di regalare dosi massicce di adrenalina in quei 50-60 secondi di gara, dove si viaggia a una velocità tra i 125 e i 150 km/h. Nel bob la corsa è fondamentale, ma qui si tratta di correre senza usare le braccia, un altro stile, un altro allenamento. Diciamo che non è stato facile l’approccio iniziale, e poi ricordiamoci che si corre sul ghiaccio. E che oltre alla velocità è anche molto importante il gesto tecnico. Ecco perché ad esempio i piloti iniziano a guidare il bob sin da giovani. Cosa ci aspettiamo da Sochi? Di fare bene. Stati Uniti, Germania, Svizzera e Russia si contenderanno il podio, noi vorremmo confermare i progressi raggiunti con l’ottavo posto conquistato in classifica europea. Puntiamo quindi a un piazzamento tra i top-ten».

L’equipaggio azzurro seguito dal tecnico Antonio Tartaglia sarà composto dall’ esperto pilota bellunese Simone Bartazzo, e dai tre frenatori: il veneto Simone FontanaFrancesco Costa in terza posizione e William Friullani in quarta. Le gare sono in programma sabato 22 febbraio (ore 17 italiane, 1° e 2° manche), e domenica 23 febbraio (ore 10.30 italiane, 3° e 4° manche).