La Chiesa in Costa d’Avorio è seriamente preoccupata per la situazione di caos in cui versa il Paese a causa dei controversi risultati elettorali. Lo riferiscono L’Osservatore Romano e la Radio Vaticana. Dopo gli scontri, che hanno già provocato decine di morti, la tensione permane altissima. Mons. Jean-Pierre Kutwa, arcivescovo di Abidjan e portavoce del Collettivo dei capi religiosi per le elezioni pacificate ha rivolto un nuovo appello al presidente uscente Laurent Gbagbo e al neo presidente Alassane Ouattara perché siano ragionevoli, invitando la popolazione alla calma. Dio – ha ricordato l’arcivescovo – non abbandonerà la Costa d’Avorio ed è ancora possibile trovare una soluzione pacifica e democratica. Il presidente uscente Laurent Gbagbo rifiuta di lasciare il potere ad Alassane Ouattara, che secondo la commissione elettorale indipendente ha vinto il ballottaggio presidenziale del 28 novembre scorso. L’Onu, l’Unione europea e gli Stati Uniti hanno riconosciuto la vittoria di Ouattara e hanno chiesto a Gbagbo di accettare il risultato proclamato dalla commissione elettorale. Nei giorni scorsi il Collettivo dei capi religiosi per le elezioni pacificate aveva esortato la popolazione e i politici a fare uno sforzo in nome di Dio, a nome della Costa d’Avorio e in nome delle future generazioni di rispettare il verdetto delle urne.Sir