Toscana

COSTA D’AVORIO, CARITAS: DOPO CATTURA GBAGBO RIMANE INCOGNITA CIVILI ARMATI

Abidjan (Agenzia Fides) – “In alcuni quartieri di Abidjan si sono sentiti dei colpi di arma da fuoco durante la notte ed anche questa mattina” dice all’Agenzia Fides Jean Djoman, Direttore dello Sviluppo e della Promozione umana di Caritas Abidjan, la capitale amministrativa della Costa d’Avorio, dove ieri, 11 aprile, le Forze Repubblicane della Costa d’Avorio (gli ex ribelli alleati del Presidente eletto Alassane Ouattara) hanno catturato l’ex Presidente Laurent Gbagbo, che si era asserragliato nella residenza presidenziale. L’assalto è stato condotto dopo che le forze francesi e quelle dell’ONU avevano colpito ripetutamente le difese di Gbagbo. “Per il momento dunque occorre essere prudenti, perché non sappiamo come la situazione evolverà. In diversi quartieri di Abidjan i giovani di entrambe le fazioni sono stati armati, e i combattimenti tra loro continuano. Quando le forze di sicurezza appoggiate dall’ONU si dispiegheranno nei quartieri, si rischieranno scontri con i diversi gruppi armati” spiega Djoman.“Occorre sottolineare che nel nord di Abidjan, in particolare nel quartiere di Abobo, da dove è iniziata l’offensiva contro Gbagbo, vi è ancora il cosiddetto “commando invisibile”. Non sappiamo quale saranno i rapporti tra il nuovo governo che si sta installando in Costa d’Avorio e questo gruppo armato che si è incardinato ad Abobo” dice Djoman. Il commando invisibile, guidato da un ex capo della ribellione del nord, si è battuto per la caduta di Gbagbo, conquistando il nord della capitale amministrativa, ma non si conoscono con precisione i suoi rapporti con le Forze Repubblicane, che partite dal nord-ovest del Paese hanno conquistato Abidjan. “La leadership del commando invisibile (al cui vertice vi è Ibrahim Coulibaly, detto IB) potrebbe dimostrare di avere delle ambizioni politiche. I rapporti tra il commando invisibile e le Forze Repubblicane non sono definiti. Sembra che due giorni fa, quando le Forze Repubblicane erano state costrette dai militari ancora fedeli a Gbagbo a ripiegare ad Abobo, siano state attaccate da civili armati e siano state costrette a rifugiarsi da un’altra parte. Vedremo nei prossimi giorni che piega prenderanno gli eventi” spiega Djoman. “La situazione umanitaria rimane grave, perché le organizzazioni di soccorso, a causa dell’insicurezza, non riescono ancora a dispiegarsi sul territorio per assistere gli sfollati e più in generale tutta la popolazione della città. Si avverte in modo acuto la mancanza di alimenti di base nei mercati. Quando se ne trovano, sono estremamente cari. Vi sono inoltre diversi episodi di saccheggio” dice il responsabile della Caritas. “L’erogazione dell’acqua potabile e dell’elettricità è stata ristabilita praticamente in tutta la città di Abidjan, anche se vi sono soventi interruzioni del servizio”. “In queste condizioni la ripresa della piena attività umanitaria è condizionata alla creazione di un ambiente più calmo” conclude il rappresentate della Caritas.