Toscana

COSTA D’AVORIO: CARITAS, APPELLO D’EMERGENZA E AIUTI A 23.000 SFOLLATI

Con l’acuirsi della crisi umanitaria in Costa d’Avorio la Caritas locale, in collaborazione con le rete internazionale, ha lanciato un appello per un piano di intervento di circa 1 milione di euro per aiuti immediati a 23.000 sfollati e 3.000 persone appartenenti alle famiglie che li ospitano alla frontiera con Liberia e Guinea, a Abidjan e Agboville. Scontri e violenze sono stati registrati in tutto il Paese, provocando migliaia di vittime, almeno 300.000 sfollati interni, 100.000 profughi in Liberia e Guinea e altri 2.000 in Ghana. Gli scontri sono al momento particolarmente cruenti nella città di Abidjan – dove Gbagbo resiste all’assedio – ma non solo. Nei giorni scorsi la Caritas Costa d’Avorio ha denunciato l’uccisione o la scomparsa di almeno 1000 persone nel villaggio di Duekoué. La Chiesa ivoriana si è subito mobilitata per soccorrere le popolazioni sfollate. Circa 45.000 cittadini si sono rifugiati in Chiese, cattedrali e parrocchie di tutto il paese dove vengono assistite con generi di prima necessità. Il piano Caritas, della durata di 3 mesi, mira a garantire alla popolazione la distribuzione del cibo necessario, medicinali e cure sanitarie di base, accesso all’acqua potabile, protezione per le vittime di violenze, educazione per i bambini in età scolare e supporto logistico di vario tipo. In Liberia la Caritas si sta occupando dell’accoglienza dei rifugiati ivoriani in fuga dal paese, con la costruzione di circa 1.000 rifugi e assistenza umanitaria di base. L’intervento prevede anche l’avviamento di coltivazioni di riso, che potranno permettere la sussistenza alimentare nel lungo periodo delle popolazioni rifugiate e ospitanti. Nel nord della Liberia, nel Dipartimento di Nimba, la Caritas locale sta assistendo circa 2.000 profughi ivoriani con la distribuzione di beni di prima necessità, rifornimento di acqua potabile e servizi igienici. In Guinea si forniscono cibo, acqua e kit sanitari ai rifugiati al confine con la Costa d’Avorio. Lo stesso avviene in Ghana, dove la situazione continua a peggiorare. Caritas italiana – che da anni sostiene Caritas Costa d’Avorio in vari ambiti come ad esempio nell’assistenza umanitaria ai profughi durante la crisi in Liberia, in programmi di formazione, sviluppo agricolo, approvvigionamento idrico, prevenzione e cura dell’Hiv/Aids e salute mentale – ha risposto all’appello di emergenza di Caritas Costa d’Avorio mettendo a disposizione un primo contributo, e segue costantemente l’evolversi della situazione.Sir