A quattro anni dal drammatico naufragio del 13 gennaio 2012 e a un anno e mezzo dal trasferimento del relitto a Genova, il ricordo della Costa Concordia adagiata sul basso fondale presso la costa appena a nord di Giglio Porto si fa un po’ più sfumato, ma non per i superstiti che hanno vissuto quel dramma in prima persona. Come la fiorentina Antonella Cipriani, che alla vicenda ha dedicato il libro «Più lontano dal mare. Cronaca di un naufragio», un racconto dai ritmi molto serrati che narra puntualmente ciò che è accadde in quella notte e nelle ore successive. E che per lei, come ci spiega in questa intervista, ha avuto anche «un valore terapeutico, in quanto scrivere mi ha aiutato molto a liberarmi del peso di quello che mi era accaduto».Intervista di Marco Lapi. Montaggio Matteo Fagioli