Vita Chiesa
Cos’è la Cei
La Conferenza Episcopale Italiana “consapevole della propria attività e della propria autonomia intende far rivivere la tradizione collegiale vigente nella Chiesa fin dalla più remota antichità”. Giovanni Paolo II, in occasione della XVII Assemblea Generale dei Vescovi italiani, nel 1980, definiva così l’attività della Conferenza. Sulla scorta di tali indicazioni del Pontefice, il Preambolo allo Statuto della Conferenza episcopale italiana (Cei), approvato dalla Santa Sede il 25 marzo 1985 e modificato durante le Assemblee Generali del 1998 e del 2000, afferma: “La Conferenza Episcopale Italiana è segno autentico ed autorevole di comunione della Chiesa in Italia; costituisce una rappresentanza legittima e qualificata del popolo di Dio che vive nel Paese; promuove l’azione concorde dell’Episcopato italiano, in speciale sintonia con il Successore di Pietro”.
La “definizione” della Cei è contenuta nell’art.1 dello Statuto: essa “è l’unione permanente dei Vescovi delle Chiese che sono in Italia, i quali esercitano congiuntamente funzioni pastorali, anche con interventi legislativi, per promuovere la vita della Chiesa, sostenere la sua missione evangelizzatrice e sviluppare il suo servizio per il bene del Paese”. Le finalità principali della Cei sono così indicate dall’art.3 dello Statuto: la Cei “offre orientamenti in campo dottrinale e pastorale”; “svolge attività legislativa a norma del diritto”; promuove “l’evangelizzazione, la vita liturgica, la testimonianza della carità, l’attività ecumenica e missionaria”; sollecita la “formazione permanente dei presbiteri e dei diaconi”; promuove la collaborazione tra Vescovi e Superiori Maggiori degli ordini religiosi; “stimola la partecipazione corresponsabile dei laici alla vita ecclesiale e all’apostolato”.
Alla Cei, a partire dallo Statuto del 1985, è stata riconosciuta personalità giuridica pubblica a norma dell’ordinamento canonico (art.2, Statuto). Membri di diritto della Conferenza sono i Vescovi diocesani, coloro che per diritto sono ad essi equiparati, i Vescovi ausiliari, i Vescovi coadiutori e tutti i Vescovi titolari che esercitano uno speciale incarico sul territorio italiano loro affidato dalla Santa Sede o dalla stessa Cei, gli Ordinari di altro rito (art.6, Statuto). Organi della Cei sono: l’Assemblea Generale, il Consiglio Episcopale Permanente, la Presidenza, la Segreteria Generale, le Commissioni Episcopali (riconfigurate nel numero e nelle competenze nel maggio 1999), il Consiglio per gli Affari Economici e il Collegio dei Revisori dei conti (art.8, Statuto). La Cei si avvale anche della collaborazione di Consulte nazionali, composte da Vescovi anche emeriti, presbiteri, diaconi, membri di istituti di vita consacrata e di società di vita apostolica, laici, aventi compiti di studio e di promozione nei rispettivi settori pastorali (art.29 2°c., Statuto).
L’Assemblea Generale è il principale organo della Cei che in essa esercita in via ordinaria la propria attività (art.9 1°c, Statuto). Ad essa compete di esaminare ed approvare programmi pastorali, “approvare ed emanare istruzioni, dichiarazioni e documenti” ed emanare anche deliberazioni giuridicamente vincolanti demandate ad essa dal Codice di diritto canonico o dalla Santa Sede (artt.15 e 16, Statuto). L’Assemblea Generale si riunisce in sessione ordinaria almeno una volta l’anno e in sessione straordinaria quando necessario (art.10, Statuto).