La manifestazione per celebrare il prestigioso traguardo è ruotata intorno al raduno delle Misericordie consorelle e delle associazioni di volontariato in piazza Signorelli, che si sono dirette in corteo, con i labari, fino alla Cattedrale, dove è stata celebrata la Messa con la benedizione di tre nuove ambulanze. Al termine il gruppo storico della città di Cortona ha offerto una fastosa sfilata di personaggi in eleganti abiti medievali mentre i drappi degli sbandieratori svolazzavano leggeri colorando con pennellate multicolori la città grigia e petrosa.A Luciano Bernardini, che attualmente dirige e coordina le attività della Confraternita cortonese, abbiamo rivolto alcune domande.Quali nuovi progetti sono in cantiere per la Misericordia?«Tra le realizzazioni più concrete e positive per un migliore servizio alla popolazione c’è da sottolineare l’inaugurazione di tre nuove autoambulanze che ci permetteranno di rispondere con maggiore puntualità e prontezza alle esigenze del nostro territorio: una acquistata con il contributo dei soci volontari, la seconda con l’intervento della Banca Popolare di Cortona, la terza con l’elargizione della Cassa di Risparmio di Firenze».Altre iniziative per una presenza più diretta nel territorio?«In collaborazione con l’Asl8 e la cooperativa Etruria Medica apriremo, nei locali della Misericordia a partire dal prossimo gennaio, un punto prelievi, uno sportello Cup ed un servizio di guardia medica».E’ apprezzata nel cortonese l’attività dela Misericordia?«Certamente. Anche la ricorrenza che celebriamo nel centro storico è la manifestazione concreta della partecipazione dei cortonesi alla vita della confraternita. In questa circostanza abbiamo solo un profondo rimpianto per la scomparsa del mio predecessore nella direzione della confraternita, Francesco Nunziato Morè, che tanto si è adoperato perché questo nostro sodalizio potesse sviluppare nel modo migliore le proprie potenzialità».Le Misericordie, che trovano proporio in Toscana il terreno più fecondo, nascono come servizio all’insegna del il Vangelo. E’ sempre vivo questo connotato cristiano?«Credo di poter rispondere affermativamente, anche se in questo campo possiamo migliorare il nostro impegno e qualificare in senso cristiano il nostro servizio. Anche se attualmente le competenze e i servizi richieste alle Misericordie sono sempre più complessi e impegnativi, in linea con le esigenze dei tempi, cerchiamo di tenere sempre presente, come principio e come programma, l’insegnamento evangelico, in quella parte soprattutto che insegna la gratuità e l’aiuto fraterno alle persone più deboli nel pieno rispetto della loro dignità».