In occasione delle celebrazioni dell’ottavo centenario della venuta di San Francesco a Cortona, padre Raniero Cantalamessa, predicatore del Papa e volto noto della Tv, terrà una predicazione in Piazza della Repubblica, nella solennità di Pentecoste, domenica 12 giugno, alle 18.L’evento ci porta a ricordare che lo stesso 12 giugno si festeggia a Cortona anche il beato Guido Vagnottelli, uno dei primi compagni di San Francesco.In preparazione alla solennità di Pentecoste e alla predicazione di padre Raniero Cantalamessa, sabato 11 giugno, alle 21.15, nella basilica di Santa Margherita, si svolgerà la Veglia di preghiera «Con Maria, la Madre di Gesù», a cui sono particolarmente invitati i gruppi di preghiera e i membri delle associazioni ecclesiali.In questi giorni le strade della zona pastorale di Cortona-Castiglion Fiorentino sono percorse da oltre centocinquanta persone (laici, frati e suore) che hanno accettato la missione di annunciare il «ritorno» di San Francesco a Cortona a 800 anni dalla sua prima visita alla città.Questi volontari missionari hanno visitato giorno dopo giorno la stragrande maggioranza delle famiglie portando nelle case la benedizione del Santo di Assisi e consegnando una «lettera» in cui Francesco «racconta» la sua prima esperienza cortonese: «Ottocento anni fa, nel 1211, verso la fine della primavera venni per la prima volta a Cortona. Andai in piazza, salii sopra un sasso e, davanti a tutti quelli che si erano radunati, cominciai a predicare il Vangelo.Venendo sulla terra, Gesù, il Figlio di Dio, ha voluto condividere tutte le nostre sofferenze perché ciascuno di noi, in qualunque situazione, possa rivolgersi a Lui, certo di essere compreso.. Gesù, passando in mezzo agli uomini, parlò di Dio presentandolo come Padre suo e Padre nostro, un Padre buono che ci ama al punto di regalarci suo Figlio perché tutti possiamo andare per mezzo suo in paradiso.Gesù annunciò il perdono dei peccati per mezzo della Confessione e, per mezzo della Comunione, indicò il modo per rimanere con noi ogni giorno, perché diventassimo capaci di amare. Di queste cose parlai in piazza del comune quel giorno di tanti anni fa. Fra i tanti che mi ascoltavano c’era un giovanotto di Porta Colonia; si chiamava Guido. Venne da me, mi pregò di fermarmi a casa sua, poi fui io a dirgli di venire con me: andammo verso il bosco delle Celle. Da quel giorno dedicò se stesso al Signore.Molti furono toccati dalle parole del Vangelo che annunciai.Oggi, dopo tutto questo tempo, è proprio l’ora che io ritorni a Cortona.La sera di Pentecoste tornerò a predicare attraverso un mio figlio speciale, che cercherà un sasso sul quale salire per predicare di nuovo il Vangelo».Non dubitiamo che l’evento celebrativo abbia risvegliato, anche con stimoli nuovi, il senso della missione e dell’evangelizzazione.«Andare per le strade ed entrare nelle case delle famiglie – è la testimonianza di uno dei missionari – non è un gesto qualunque: ha un valore particolare e profondo ed offre doni inaspettati sia a chi accoglie, sia agli stessi missionari. Rappresenta un piccolo seme da far crescere e fruttificare; un’opportunità da recepire perché il Signore continui ad operare attraverso l’impegno umano nelle strade e nelle case, nelle famiglie e nel cuore di ognuno nell’attesa di una rinnovata Pentecoste».Ecco il programma della giornata: alle 15 ritrovo all’Eremo delle Celle per iniziare un pellegrinaggio a piedi che toccherà i luoghi francescani di Cortona (Eremo delle Celle, Santuario di Santa Margherita, Monastero delle Clarisse, Chiesa di San Francesco), per arrivare in piazza del Comune alle 18 e ascoltare la predicazione di padre Raniero.Durante il percorso «ascolteremo» San Francesco e Santa Chiara che ci parlano attraverso i «luoghi santi» della nostra città e le persone che ci vivono.È previsto un servizio navetta da Porta Colonia alle Celle a partire dalle 14.30 per favorire l’afflusso all’Eremo di quanti sono privi di auto propria.Chi ha l’auto può arrivare all’Eremo: sarà attivo un servizio d’ordine per facilitare il parcheggio.E a tutti coloro che hanno ricevuto la «lettera» e desiderano vivere un momento di perfetta letizia evangelica rinnoviamo l’invito: «Vieni a vedere: Dio toccherà il tuo cuore».di Benito Chiarabolli