Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Cortona, il saluto francescano al vescovo Gualtiero Bassetti.

Era visibilmente emozionato il vescovo Gualtiero Bassetti quando, domenica 23 agosto, nella basilica di Santa Margherita, si è visto circondato dall’affetto riconoscente dei numerosi fedeli accorsi a dargli il saluto dopo la sua nomina ad arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. Già il 15 agosto, in occasione della solennità dell’Assunta, monsignor Bassetti aveva salutato la comunità cortonese in Cattedrale e già allora aveva potuto sentire il calore dell’affetto e della stima che in questi dieci anni di permanenza nella nostra diocesi lo aveva circondato. Ma non poteva mancare un saluto tutto «francescano» in una terra dove il carisma del santo di Assisi traspira dalle antiche strade, dalle chiese, dai conventi e dai monasteri; e tanto più lo spirito del Poverello aleggia sulla vetta del colle dove sorge la basilica della più «francescana» tra i santi e i beati cortonesi. Commosso il vescovo e commossi i fedeli che avevano ormai da tempo istituito un rapporto di profonda familiarità con il pastore che si presentava sempre con grande affabilità, serenità e larghi abbracci.La solenne concelebrazione, a cui erano presenti sacerdoti e rappresentanti delle varia comunità religiose maschili e femminili cortonesi, si è poi conclusa con un concerto-omaggio al vescovo offerto dalle due corali, «Zefferini» di Cortona, diretta da Alessandro Panchini, e «Santa Cecilia» di Fratta, diretta da Alfiero Alunno, che hanno magistralmente eseguito brani scelti dal vasto repertorio della musica religiosa, specialmente dal «Laudario cortonese», concludendo in bellezza con il coro finale dell’opera «Santa Margherita da Cortona» di Licinio Refice. La preghiera, il canto, la suggestione del luogo hanno contribuito a creare un’atmosfera di religiosa commozione, sottolineata anche dal vescovo che più volte si è alzato per congratularsi con i cantori e i direttori di coro.Al termine della festosa assemblea liturgica, padre Federico Cornacchini, a nome della Fraternità francescana del Santuario, ha offerto come ricordo al vescovo una riproduzione della statua in marmo di Santa Margherita e un’icona raffigurante il Crocifisso medievale dinanzi al quale la santa aveva vissuto le sue esperienze spirituali e i colloqui mistici. L’assessore Angori, da parte dell’amministrazione comunale e in rappresentanza del sindaco, ha donato a monsignor Bassetti una riproduzione della «Tabula cortonensis».Un ultimo incontro e un affettuoso saluto al vescovo è in programma, proprio «in extremis», nella chiesa di Cristo Re a Camucia, domenica 13 settembre, proprio nel giorno in cui nel pomeriggio alle 17.30 nel duomo di Arezzo farà il suo ingresso l’arcivescovo Riccardo Fontana, alle 11.30, quando, in occasione della festa annuale del Santo Nome di Maria, il vescovo presiederà la concelebrazione eucaristica a cui, come ogni anno, parteciperanno soprattutto anziani e malati. Non è senza significato che l’ultima celebrazione liturgica come vescovo di Arezzo-Cortona- Sansepolcro monsignor Bassetti la voglia dedicare al fraterno incontro con i sofferenti, che nella sua azione pastorale e nelle sue attenzioni hanno avuto sempre un posto privilegiato.di Benito Chiarabolli