Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Cortona Antiquaria chiude con numeri da primato.

La 47ª edizione di Cortonantiquaria chiude domenica 13 settembre co-n risultati di grande valore che evidenziano un crescita diffusa sia in termini di ingressi che di gradimento da parte del pubblico e dei mass media. «In un panorama fieristico segnato da grandi incertezze e difficoltà – ha dichiarato il sindaco di Cortona Andrea Vignini – Cortonantiquaria ha dimostrato ancora un volta una vivacità straordinaria ed una capacità unica di mettersi in relazione con il pubblico e gli amanti dell’antiquariato.

Con questa edizione la mostra ha espresso tutte le sue potenzialità, esaltate da un’organizzazione puntuale e professionale». Il risultato è il frutto di un lavoro che dura da alcuni anni e che vede collaborare proficuamente istituzioni pubbliche e sponsor privati, coordinate in maniera efficace dalla direttrice della mostra Susanna Dilani. Dopo 47 anni Cortonantiquaria è stata in grado di stupire anche con la proposta di mostre collaterali originali e di grande richiamo, come quella sui libri proibiti, curata dalla Fondazione Feltrinelli e dalla libreria Quaritch di Londra, e quella dedicata agli amuleti dei Templari. Il premio Cortonantiquaria, consegnato quest’anno a Franco Migliacci, ha dimostrato un alto valore ed un richiamo non scontato, offrendo una vetrina nazionale alla città ed alla mostra.«Siamo convinti – ha detto Fabrizio Raffaelli – che la mostra possa ancora crescere ed affermarsi sia sui numeri che sulla qualità. Lavoreremo in stretta collaborazione con il comune e la provincia per trovare soluzioni adeguate e dare maggiore stabilità alla mostra specialmente sotto il profilo logistico».«Palazzo Vagnotti – ha ribadito il sindaco Vignini – deve rimanere il cuore della manifestazione. Noi lavoreremo con questo obiettivo a partire già dal prossimo mese di ottobre».Susanna Milani, direttrice della mostra, ha presentato anche i risultati di una indagine effettuata verso i visitatori della mostra. «In questa edizione i visitatori provenienti da fuori Toscana hanno superato quelli della nostra regione. Il 40% dei visitatori ha dichiarato di arrivare a Cortona per la prima volta, e questo è un segnale molto positivo, significa che la manifestazione ha raggiunto nuovi mercati e nuovi estimatori. Forte è stata la presenza di famiglie, anche questo un chiaro segnale di un mercato antiquario in profonda e rapida evoluzione. Anche la strategia di collaborazione con le strutture ricettive e della ristorazione si è rivelata efficace, così come il biglietto abbinato al Maec è stato un successo: circa 200 le persone che hanno scelto questa formula. Infine dobbiamo riconoscere che anche la scelta di anticipare di una settimana l’apertura della mostra, scelta voluta dagli antiquari, si è rivelata vincente».Certamente azzeccata anche l’esposizione di pezzi unici e talvolta inediti che hanno stuzzicato la curiosità degli appassionati. Possiamo ricordare il tavolo dove fu firmato l’accordo di collaborazione tra Benedetto Croce e l’editore Laterza; una splendida testa in marmo bianco la cui fisionomia potrebbe essere quella dell’imperatore Federico II, giovane e incoronato, ritratto del secolo XIII. Ma chi poteva aspettarsi, tra i «Libri Proibiti», il manoscritto originale della travagliata opera «Dottor Zivago» di Boris Pasternak, o la prima edizione del 1623 della «Città del Sole» di Tommaso Campanella, o ancora la prima edizione tedesca del «Manifesto del Partito comunista» di Marx ed Engels del 1848? Tra gli inediti e i pezzi unici tuttavia il posto d’onore è certamente dovuto ad una tela rinascimentale, «Madonna con bambino», del grande Luca Signorelli (1450-1523).Ovviamente chi visita la mostra non si lascia sfuggire l’«Annunciazione» del Beato Angelico nel museo diocesano, la «Tabula cortonensis», il Lampadario etrusco e la «Madre» di Gino Severini nel Museo dell’Accademia Etrusca.