La corruzione minaccia il prestigio e la credibilità delle istituzioni, inquina e distorce gravemente l’economia, sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica. Perciò Libera e Avviso Pubblico raccoglieranno un milione e mezzo di cartoline da inviare al presidente Napolitano per chiedergli di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il governo e il Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l’uso sociale dei beni sottratti ai corrotti. La campagna da domani al 12 dicembre prevede la raccolta di adesioni in 300 luoghi d’Italia e per un mese in 400 botteghe di Altromercato, Botteghe del mondo e sui siti delle associazioni che aderiscono. Nel 1996 Libera – ha ricordato il presidente di Libera, don Luigi Ciotti – raccolse un milione di firme per migliorare la legge Rognoni-La Torre e chiedere l’utilizzo sociale dei beni confiscati: era un battaglia partita dal basso e chiediamo di fare lo stesso. Libera dedica la raccolta firme alle vittime del terremoto de L’Aquila e in particolare ai ragazzi della Casa dello Studente, dove la corruzione ha toccato il suo massimo.Sir