Toscana

«Corridoio tirrenico»: Provincia Grosseto ricorre a Tar contro delibera Cipe

Molte, si legge in una nota, le motivazioni del ricorso, a partire dal fatto che il progetto definitivo approvato non può essere considerato tale perché, prescrizioni e raccomandazioni inserite in delibera dal Cipe, ne comportano una vera e propria riformulazione di sostanza, con modifiche al tracciato e alle opere d’arte, rimandate alla fase esecutiva che, al contrario, secondo il codice degli appalti, deve riguardare solo la definizione delle opere sotto il profilo impiantistico, tecnologico e dei calcoli strutturali. L’impugnazione della delibera Cipe riguarda anche l’approvazione per stralci del progetto definitivo (lotti da Rosignano a Grosseto sud e quello di Capalbio) che non rispetta le indicazioni del codice degli appalti sulla non frazionabilità del progetto.

«L’Autostrada Tirrenica – spiega Marco Sabatini, vicepresidente della Provincia – deve nascere rispettando le istanze del territorio. Con il ricorso al Tar intendiamo contestare dei vizi di legittimità da cui dipendono questioni di sostanza, per la tutela dei diritti e degli interessi della popolazione locale. Uno degli elementi per noi determinante che viene a mancare è l’unicità del progetto: solo con un tracciato che riguarda l’intero tratto provinciale potrà essere valutato realmente l’impatto economico, sociale e ambientale dell’infrastruttura sul territorio. Per questo abbiamo deciso di intraprendere questa azione giudiziaria».