Italia
Corridoi umanitari: giunte questa mattina a Fiumicino 52 persone dal Libano. I bambini, «viva l’Italia»
Questa mattina sono arrivate 52 persone, per lo più siriane, di cui 34 minori. Tra loro c’è anche una bimba con urgente bisogno di accedere a cure mediche per trapianto di rene, che sarà presa in cura dall’ospedale pediatrico di Torino. Sono stati scelti dal personale delle tre organizzazioni da un campo profughi in Libano, in base a un criterio di vulnerabilità su cui si fonda il progetto. Con questo nuovo arrivo, il nono da quando è stato lanciato il progetto nel febbraio 2016, è stata raggiunta la cifra di oltre 850 persone, arrivate in sicurezza e legalmente in Italia, in accordo con i ministeri degli Esteri e dell’Interno. A dar loro il benvenuto all’aeroporto c’erano Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, Manuela Vinay, in rappresentanza delle Chiese protestanti italiane, Mario Giro, viceministro degli Esteri, ed esponenti del ministero dell’Interno.
«L’Italia da oggi sarà il vostro Paese e soprattutto sarà il vostro futuro», ha detto Impagliazzo accogliendo il gruppo delle famiglie. E poi a margine, parlando al Sir, ha aggiunto: «Sulla questione migratoria, che è una questione fondamentale del 21° secolo, purtroppo si stanno sollevando tante domande ma non si stanno dando risposte. Quella dei corridoi umanitari è una risposta di grande umanità, fatta secondo le leggi europee. E soprattutto ha mostrato un bellissimo volto umano dell’Italia che ha saputo non soltanto accogliere ma anche integrare».
Il progetto «sbarca» domani anche in Francia dove è previsto all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi il primo arrivo di 16 profughi grazie, anche qui, al progetto dei corridoi umanitari e a un protocollo d’intesa firmato a marzo con il governo francese, che prevede l’arrivo in 18 mesi di 500 persone altamente vulnerabili provenienti dal Libano.