Toscana

Coronavirus: ripartono i progetti del Servizio civile universale. 22 mila i volontari subito attivi

Dal 16 aprile tutti i volontari del Servizio civile universale, a fianco a quelli del regionale, sono tornati in attività. Attività che molti di loro avevano deciso di non sospendere.

Nelle scorse settimane in Italia, più di 3000 giovani, nonostante il blocco dei progetti del 10 marzo, erano infatti stati autorizzati a proseguire con i progetti di SC, poichè funzionali alla situazione di emergenza sanitaria in corso. Segno di quanto nel nostro Paese, i ragazzi, di cui spesso si hanno pregiudizi, siano invece pronti a mettersi in gioco, superando anche le inevitabili paure per ciò che sta accadendo.

Un senso civico, di responsabilità verso chi è più fragile, riconosciuto anche dal ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili, Vincenzo Spadafora, che di recente ha sottolineato tutto il suo entusiasmo per aver ricevuto messaggi di centinaia di giovani che avevano voglia di continuare la loro esperienza, di mettersi al servizio della propria comunità. “Saranno linfa vitale per la nostra ripresa, la nostra leva per risollevare il Paese”, aveva dichiarato.

Al momento il Centro Nazionale del Volontariato (Cnv) sta quindi coordinando la riattivazione dei progetti di propria competenza: 9 sono già ripartiti e 23 stanno preparandosi in vista della “fase due” che il Governo annuncia per il maggio prossimo.

I 9 già attivi afferiscono alle zone territoriali del comune di Lucca, Porcari, Capannori, Borgo a Mozzano, Gallicano e Castelnuovo Garfagnana e Pisa. Nel dettaglio i volontari di nuovo in servizio ad oggi sono 42 presso ventuno sedi: Giovani in Gioco Ciaf. Gallicano; Il linguaggio dei Giovani Cnv; La cultura del dono Vite Olus; La valle Solidale Comune di Borgo a Mozzano; Leggiamo libri per un anno Comune di Castiglione Garfagnana e Comune di Borgo a Mozzano; L’elogio della differenza Associazione Lu.Ce. Onlus, La tela di Penelope a Lucca; Progettare in comune Amministrazioni Comunali di Capannori e Porcari; Proteggendo s’impara Comune di Castelnuovo; Solidarietà in rete Ceis Gruppo Giovani e Comunità, Gvai, Associazione Luna, Magazzini Daccapo.

Tutte le sedi si sono adeguate alle normative di sicurezza. Gli operatori e i volontari, oltre al rispetto delle misure per il contenimento del Covid-19, svolgono per lo più servizio di backoffice o smartworking: alcuni progetti hanno mantenuto la loro originale forma mentre altri sono stati rimodulati, rivisti o trasformati. Il servizio è rimasto in generale quello ordinario di venticinque ore settimanali su cinque giorni, mentre alcune sedi hanno dovuto modificare l’orario riducendolo oppure concentrandolo in alcuni giorni al fine di ridurre gli spostamenti.

“Il desiderio da parte dei giovani di rendersi utili per il proprio Paese in un momento di criticità come questo ha consentito di avviare le attività. Al momento non si sono riscontrate problematiche inerenti la ripresa”, ha commentato Pier Giorgio Licheri, presidente del Cnv che ha concluso sottolineando come “i progetti di servizio civile, ora come mai, rappresentino strumenti preziosi per garantire il supporto alle comunità, in uno sforzo comune di solidarietà e di partecipazione in grado di incidere positivamente sul bene della collettività”.