Toscana

Coronavirus, nessuna criticità in Toscana su trasporti pubblici locali e rete ferroviaria a lunga percorrenza

“Dobbiamo apprezzare il senso civico dimostrato dai toscani. Chi si è presentato a prendere un mezzo pubblico lo ha fatto con grande attenzione e responsabilità”, ha affermato l’assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, nel sottolineare l’intenzione di continuare a monitorare con la massima attenzione i territori “per aggiustare, laddove necessario, corse ed orari”.

Da stamani le corse sono tornate a farsi più frequenti e nei prossimi giorni è previsto un ulteriore incremento dei servizi. I treni dal 30% a cui si erano ridotti nelle ultime settimane torneranno al 55% del servizio ordinario (cento treni in più al giorno rispetto alla settimana scorsa). I bus risaliranno dal 60% a circa l’80: di fatto tutti quelli che circolavano prima dell’emergenza, salvo i servizi scolastici. A bordo però possono salire meno persone, per l’obbligo di mantenere almeno un metro di distanza. Su un pullman la capienza è ridotta ad un quarto di quella normale, per i treni del 50 %.

“L’abbiamo fatto per tutelare la salute dei passeggeri e dei lavoratori impegnati sui mezzi – ha spiegato Ceccarelli – . Anche sul trasporto ferroviario nessuna criticità”. “Per la gomma – ha dichiarato – in alcuni casi è stato invece necessario aumentare il numero delle corse, come nel pratese, nell’area fiorentina, in lucchesia,  e ad Arezzo”.

Solo in un caso, in base alla segnalazioni giunte alla Regione, si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine: davanti alla stazione ferroviaria di Pistoia, dove un gruppo di persone volevano salire sul pullman diretto verso Firenze. “Peraltro – commenta l’assessore – pare anche senza essere munite di biglietto”.

 “Soltanto con la collaborazione di tutti – conclude Ceccarelli – riusciremo a fare del trasporto pubblico locale un servizio che sappia coniugare possibilità di trasporto e tutela della salute”.