Toscana
Coronavirus, la Toscana dice “sì” agli spostamenti fuori regione tra comuni confinanti
“La Regione Toscana ha ascoltato il nostro appello e ha autorizzato gli spostamenti dei cittadini tra comuni confinanti di Regioni limitrofe. Ci auguriamo che al più presto questa decisione sia condivisa dagli altri presidenti: l’Emilia Romagna lo ha già fatto, aspettiamo Liguria, Umbria, Marche e Lazio. Solo così la norma potrà diventare realmente operativa per le nostre comunità”. Ne è convinto Giovanni Morganti, sindaco di Vernio e primo firmatario di un appello siglato qualche giorno fa con molti altri primi cittadini, in cui si interpretavano le esigenze degli abitanti di territori particolari, spesso montani, con caratteristiche ben diverse dalla maggioranza delle città e dei centri urbani. Una possibilità di spostamento fondamentale per gli abitanti di queste aree: “Abbiamo molte relazioni familiari (anche strette) a cavallo tra le due regioni”, spiega Morganti che aggiunge: “il rischio è di creare nel giro di pochi chilometri, cittadini di serie A e cittadini di serie B” .
Il problema nasce ora per i comuni confinanti con le altre regioni limitrofe alla Toscana, in particolare Liguria e Umbria. “Il nostro appello – affermano Camilla Bianchi, sindaca di Fosdinovo e Mauro Cornioli, sindaco di Sansepolcro – è che anche loro ascoltino la voce delle comunità dei comuni di confine, che hanno gli identici nostri problemi. Si tratta di una norma di buonsenso, che con l’avvio della Fase 2 permetterebbe anche a noi di tornare a vivere una vita più ‘normale’, sempre rispettando in pieno le norme di sicurezza sanitaria”. Addirittura, fanno notare “dalla Lunigiana per raggiungere Massa è necessario transitare dalla Liguria”. “Un paradosso che per le Regioni sarebbe semplice da risolvere, condividendo le stesse decisioni”, concludono.