Toscana
Coronavirus, i due cinesi ricoverati a Roma sono passati da Firenze
E’ giunta alla Regione notizia ufficiale che i due cittadini cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma con positività al coronavirus sono passati da Firenze, dove hanno soggiornato per 24 ore. La Regione ha immediatamente attivato l’indagine epidemiologica, per individuare i possibili contatti a rischio (contatto stretto, ravvicinato e continuo).
“E’ improbabile – dichiara il dottor Danilo Tacconi, direttore di Malattie infettive Asl Toscana sud est – che i due cittadini cinesi possano aver contagiato altre persone nelle varie città visitate, perché il virus si trasmette solo con un contatto molto ravvicinato (“contatto stretto”), con il quale si intende, secondo le indicazioni ministeriali: esposizione dovuta ad assistenza sanitaria, compresa assistenza diretta a pazienti affetti da nCoV, lavorare con operatori sanitari infettati da nCoV, visitare pazienti o permanere nello stesso ambiente di un paziente con nCoV; lavorare a stretto contatto o condividere la stessa classe con un paziente con nCoV; viaggiare con un paziente con nCoV, con qualsiasi mezzo di trasporto; vivere nella stessa casa di un paziente con nCoV”.
Le autorità sanitarie della Regione sono in contatto stretto e continuo con le Prefetture, i sindaci, il console generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze Wang Wengang, per monitorare costantemente la situazione e mettere in atto tutte le iniziative che via via si renderanno necessarie.
È attualmente in corso una riunione del Comitato operativo della Protezione civile nazionale con i rappresentanti delle Regioni, alla quale partecipano il coordinatore della task force regionale e il direttore del Dipartimento salute della Regione Toscana.
La Regione ha istituito una task force per garantire tutti gli interventi attualmente ed eventualmente necessari nel caso di una possibile diffusione del coronavirus, per tradurre a livello regionale le indicazioni del Ministero. La task force, permanentemente attiva, è coordinata da Emanuela Balocchini, dirigente del settore prevenzione collettiva della Regione. Della task force fanno parte le direzioni sanitarie delle aziende, le competenze di laboratorio, l’organizzazione del 118 e la componente sanitaria della Protezione civile, l’Ars (Agenzia regionale di sanità), l’igiene pubblica, la rappresentanza di medici di medicina generale e pediatri, un rappresentante delle terapie intensive, malattie infettive, pronto soccorso, servizio prevenzione e protezione, e una componente delle professioni sanitarie, a cui si affiancano le competenze regionali dei settori ospedaliero e territoriale e quello della comunicazione e ufficio stampa.
Sulle pagine del sito della Regione, all’indirizzo https://www.regione.toscana.it/-/coronavirus, si possono trovare le informazioni e i link utili per conoscere meglio il fenomeno del coronavirus 2019-nCoV. Cos’è, come si contrae, come proteggersi, i sintomi, il trattamento; a chi rivolgersi in caso di sintomi, le indicazioni del Ministero.
A seguito delle prime indicazioni del Ministero, Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) ha immediatamente effettuato gli acquisti necessari, per una cifra complessiva di 200.000 euro: mascherine (per ora 287.000, altre 11.500 arriveranno entro la metà di febbraio), e camici (135.000, altri 17.000 sono in arrivo).