Italia
Coronavirus: Coldiretti, “un Natale senza spostamenti tra regioni costerebbe oltre 4 miliardi di euro”
A pagare il prezzo più salato – sottolinea l’associazione – sono le strutture impegnate nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir, secondo l’analisi della Coldiretti con un terzo della spesa destinata alla tavola. A preoccupare sono però anche i vincoli a cenoni e pranzi in casa e fuori. “La riduzione dei commensabili – osserva Coldiretti – è infatti destinata a provocare un taglio nei consumi di 70 milioni di chili tra pandori e panettoni, 74 milioni di bottiglie di spumante, tonnellate di pasta, 6 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci, spariti dalle tavole lo scorso anno solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno”. “Un Natale in famiglia per pochi significa infatti anche – continua la Coldiretti – maggiore sobrietà con meno brindisi e una netta riduzione delle portate senza contare i tanti italiani, spesso anziani, che saranno costretti a trascorrerlo da soli”. Il crollo delle spese di fine anno a tavola e sotto l’albero rischiano di “dare il colpo di grazia ai consumi alimentari degli italiani”, che nell’intero 2020, secondo Coldiretti, fanno segnare un “crollo storico” del 12% con una perdita secca di 30 miliardi di euro, raggiungendo il valore minimo degli ultimi 10 anni.