“Oggi più che mai, tutti dobbiamo inviare un ringraziamento enorme alle donne e agli uomini che lavorano nella sanità, impegnati in questa difficile battaglia contro il Covid-19. Un grazie che, passata l’emergenza, dovrà trasformarsi anche in sostanza, con un miglioramento degli organici e delle dotazioni di cui questa epidemia sta drammaticamente dimostrando l’insufficienza.” E’ il messaggio lanciato dal segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza, alla luce dello straordinario impegno dei sanitari toscani.“Quando sarà passata l’emergenza – continua Cerza – bisognerà ricordarsi che dal 2010 al 2019 le risorse destinate dallo stato centrale alle regioni per la sanità sono state tagliate di 37 miliardi di euro (fonte Osservatorio Gimbe). Un taglio lineare, che quindi ha colpito ancora più duramente le regioni ‘virtuose’, come la Toscana, che già avevano provveduto a razionalizzare e snellire le proprie strutture e dunque non avevano, come altre, ‘grasso’ in eccesso da eliminare. La spesa per la sanità della Toscana dal 2010 al 2018 è cresciuta di 532 milioni (da 7014 a 7546), ovvero dello 0,8% annuo a fronte di un’inflazione dell’1,07% (in termini reali è quindi diminuita sensibilmente) e oggi, anche se non per sua colpa, la Toscana ha un numero di posti letto al di sotto della media europea: 3,3 per mille abitanti (3,2 la media italiana) contro i 5,4 della media UE, i 5,9 della Francia e gli 8 della Germania.”“Alla luce di questi numeri – continua il segretario Cisl – è un vero miracolo che la sanità pubblica, nazionale e toscana, riesca a reggere e gestire lo tsunami del Covid-19. In questo momento in cui prevale la negatività, pensiamo piuttosto al grande valore del sistema sanitario pubblico, che sta permettendo di garantire cure e sicurezza ai cittadini, a quanto sia prezioso e irrinunciabile e a quanto sia stato ingiustamente saccheggiato in questi anni, spesso solo per fare cassa, da una politica che non è stata capace di programmare niente, neppure il numero di medici e infermieri necessari. E siamo contenti che la Toscana, di fronte all’emergenza, abbia annunciato di voler assumere personale nel settore.”“Per questo la Cisl Toscana vuole inviare un grandissimo ringraziamento ai lavoratori della sanità (senza certo dimenticare l’impegno dei volontari) che con turni prolungati fino a 13 ore, massacranti per la durata e per lo stress, in alcuni casi senza poter tornare a casa dai propri cari per ragioni di precauzione, sono impegnati da giorni a non far mancare mai assistenza ai malati, sia quelli ‘ordinari’, sia quelli contagiati dal Covid-19. A loro questo Paese per 10 anni, dal 2008 al 2018, non ha neppure rinnovato il contratto di lavoro. Ricordiamoceli e ringraziamoli sempre, non solo oggi.”