Il Consiglio Mondiale delle Chiese è profondamente turbato per il test nucleare effettuato ieri dalla Corea del Nord e per gli esperimenti militari eseguiti oggi. Ed è profondamente preoccupato per il popolo della Corea del Nord e per i paesi limitrofi. Lo scrive Samuel Kobia, segretario generale del World Council of Churches (organizzazione con sede a Ginevra che riunisce 349 chiese cristiane di 110 paesi del mondo) in un comunicato in cui le Chiese definiscono l’uso della armi nucleari un peccato contro Dio e contro l’umanità e la creazione degli armamenti nucleari un abuso mortale del potenziale umano e un uso improprio e letale delle risorse donate da Dio. Kobia ricorda inoltre che dieci giorni fa alle Nazioni Unite, cinque potenze nucleari e circa 200 Stati non nucleari hanno concluso un incontro molto positivo perché volto alla adesione del Trattato di non proliferazione nucleare. Molti dei governi presenti scrive Kobia – stanno ora discutendo su come cooperare per salvare il mondo dalla minaccia nucleare e dalla instabilità che si era creata durante la Guerra Fredda. E’ un peccato che la Corea del Nord non c’era, e che non c’erano il Pakistan, l’India o Israele. Il consiglio mondiale delle Chiese ed altri importanti organismi non cesseranno di chiedere a tutti gli Stati di unirsi ai negoziati e raggiungere l’eliminazione delle armi nucleari.Sir