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COPPA DEL MONDO INTER CAMPUS A IRAN E CAMERUN, FESTA FINALE A FIGLINE V.NO PER I 300 BAMBINI

Una coppa alzata al cielo, una medaglia attorno al collo. La passerella finale della prima edizione della ‘Coppa del Mondo Inter Campus‘ è stata tutta per loro, i 300 bambini provenienti da 19 Paesi che sono sfilati sul palco organizzato per la giornata conclusiva, tra gli applausi di oltre 600 persone entusiaste.Il primo posto, dopo quattro giorni di gare disputate sui campi del Centro tecnico della Federcalcio di Coverciano, se lo sono aggiudicate, ex aequo, le rappresentative di Iran e Camerun, 64 punti ciascuna. Terzo il Brasile, quindi Uganda, Colombia, e via via tutte le altre. In realtà la classifica è soltanto a fini statistici, perché la vittoria è stata di tutte e 19 le squadre. “Una vittoria di gruppo, un’esperienza importante per tutti questi ragazzi – ha detto l’assessore allo sport e alle politiche sociali della Regione Toscana Gianni Salvadori – soprattutto se si considerano le situazioni dalle quali provengono, spesso davvero drammatiche. Un’opportunità per tutti di confrontarsi con un’altra realtà, opposta a quella in cui vivono”.La festa di Inter Campus è proseguita nella piazza centrale di Figline; un’emozione particolare ha attraversato la piazza quando sul palco è salita la rappresentativa mista Israele-Palestina. “Ma pensate anche soltanto ad una situazione in cui un bimbo iraniano pranza gomito a gomito con un bimbo israeliano – ha aggiunto il presidente di Inter Campus, Massimo Moretti –, impossibile da realizzare nella vita di tutti i giorni. Ed invece questo è stato possibile grazie a Inter Campus. La delegazione israelo-palestinese è composta da sette bambini provenienti da Jericho e sette da Sredot. Soltanto un valore universale come il gioco può consentire, purtroppo, simili unioni”.Il palco è soltanto per loro, niente calciatori, niente celebrità. “I campioni li hanno incontrati mercoledì a Milano – ha spiegato Moretti -. Oggi qualcuno sarebbe potuto intervenire ma avrebbe rubato la scena. Questa è la loro festa, se la sono goduta fino in fondo”.Tra oggi e lunedì torneranno tutti nei propri Paesi. Si porteranno dietro il ricordo di una gita indimenticabile. Di giorni trascorsi senza dover pensare a guerre o situazioni di disagio.”Il progetto non si esaurisce qui – ha confermato il presidente Moretti – Inter Campus continuerà ad affiancare tutti questi bimbi, ed altri ancora, le loro famiglie. Questi bambini saranno gli ambasciatori per gli altri che non sono potuti venire. Poi chissà, forse il prossimo anno ci sarà un’altra Coppa del Mondo”.Prima di tornare a casa i bambini, oltre a tanti splendidi ricordi, si porteranno a casa dei piccoli doni. Chi un paio di scarpe per l’amico che è rimasto a casa, una borsa, una maglietta. A tutti Inter Campus ha regalato una bicicletta, il giocattolo più richiesto e che mai hanno avuto. (cs)