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Cop24: delegazione Santa Sede a Katowice, «azione urgente in solidarietà con i più vulnerabili»

È necessario «ascoltare gli scienziati, in particolare l'ultimo rapporto dell'Ipcc, che riecheggia il grido della terra e mostra chiaramente l'impatto devastante del cambiamento climatico sulle comunità di tutto il mondo». È quanto hanno affermato i membri della delegazione della Santa Sede oggi in una conferenza stampa a Katowice.

Mons. Bruno-Marie Duffé, segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, insieme a Mercy Chirambo (Caritas Malawi) e Joseph Sapati Moeono-Kolio (Pacific Climate Warriors) «hanno chiesto con forza un’azione urgente in solidarietà con i più vulnerabili», si legge in un comunicato diffuso dalla Sala stampa della Santa Sede in serata. «Il cambiamento climatico sta avendo un impatto particolare sulla vita delle donne», un impatto sulle persone che «non è solo fisico ma anche emotivo», ha spiegato Mercy Chirambo.

«La differenza tra 1,5 e 2 gradi è quella che ci costringe a lasciare le nostre isole per sempre o ci permette di rimanere», ha testimoniato Joseph Sapati Moeono-Kolio. A due giorni dalla conclusione della Cop24, mons. Duffé ha chiesto «un’azione urgente e decisioni urgenti prese in una vera solidarietà globale reciproca». Mons. Duffé ha anche sottolineato che «i progressi nella nostra storia non sono avvenuti solo a livello dei responsabili politici. Abbiamo bisogno di loro, abbiamo bisogno dell’autorità internazionale, ma dobbiamo vedere e considerare tutto l’impegno delle persone, tutte le comunità». E riecheggiando le parole di Papa Francesco, ha indicato che «la chiave è la volontà politica di forgiare un radicale trasformazione».