Italia

«Coordown», chiamiamola «Giornata dell’imperfezione»

Le 72 associazioni di volontariato aderenti al CoorDown (Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di Down), nato nel 2003, ha promosso per domenica 12 ottobre la Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down. Il tema della giornata è quello dell’autonomia. Le donazioni che si raccoglieranno presso gli oltre duecento banchetti che saranno presenti nelle piazze italiane, serviranno per aiutare il maggior numero di persone con sindrome Down dai 14 ai 25 anni ad affrontare i problemi che vivono nell’ambito scolastico, in quello del lavoro e delle amicizie, grazie a progetti che saranno realizzati nei territori.

Il valore dell’imperfezione. In Europa, i bambini affetti da sindrome down – un’anomalia cromosomica presente al momento del concepimento, che può essere scoperta attraverso due esami, la villocentesi e l’amniocentesi – sono stimati nel numero di 300mila. In Italia, un bambino su 1.200 nasce con questa condizione: sono circa 38.000 persone, di cui il 61% ha più di 25 anni. I numeri sono molto diminuiti negli ultimi anni e indagini, condotte in molti Paesi, compresa l’Italia, dimostrano che la diagnosi prenatale è divenuta strumento conforme ad una “mentalità che accoglie la vita solo a certe condizioni e che rifiuta il limite, l’handicap, l’infermità”, come sostiene Giovanni Paolo II nell’“Evangelium Vitae”. I bambini down sono divenuti una piccola minoranza. Il modello che viene proposto dal “pensiero unico dominante” è quello della perfezione, che porta tanti a non comprendere più – fino a volerla sopprimere “ab initio” – quanto sia importante l’imperfezione, che fa parte della natura umana. Quando si rifiuta l’anomalia e la diversità e ci si organizza per garantire che i bambini, per nascere, debbano essere sottoposti al vaglio dell’accettazione preventiva, siamo nel pieno campo della ricerca ossessiva della perfezione e quindi dell’eugenismo.

La cultura della diversità. È proprio l’accettazione della diversità e la diffusione di questa cultura il tema portante dell’iniziativa di CoorDown. L’evento del 12 ottobre è stato preceduto da una serie di iniziative collaterali, tra le quali convegni, spettacoli, mostre e seminari (è possibile visionare il calendario completo su www.coordown.it). È possibile donare componendo il numero 45593 e domani ci si può recare in una delle oltre 200 piazze in tutta Italia, in prossimità di chiese e centri commerciali, dove i volontari e le famiglie delle associazioni aderenti al CoorDown offriranno il messaggio di cioccolato, realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale, in cambio di un contributo. In alcune città la campagna di raccolta fondi in piazza inizierà già oggi e proseguirà anche nei prossimi giorni. Testimonial della creatività della Giornata Nazionale è Andrea, 6 anni, che ha emozionato più di 5 milioni di persone in tutto il mondo insieme agli altri protagonisti della campagna Dear Future Mom, realizzata da CoorDown, in collaborazione con dieci associazioni internazionali, in occasione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down dello scorso 21 marzo.