Toscana

COOPERAZIONE, TOSCHI: BASTA RETORICA, LA POLITICA DEVE ASCOLTARE DI PIU’ CHI GUIDA LE MISSIONI

«La Regione Toscana attribuisce molta importanza a questa VIII conferenza regionale sulla cooperazione che si svolgerà a Siena. Lo si vede dai temi che saranno discussi e dai protagonisti che vi prenderanno parte, ma è anche un’occasione per fare un bilancio di questi anni di lavoro che abbiamo dedicato con convinzione a questi temi.» Queste le parole del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, intervenuto oggi, accanto all’assessore Massimo Toschi, alla presentazione della conferenza regionale sulla cooperazione internazionale e la pace che si terrà a Siena il 23 e 24 settembte (il programma). «Per noi sarà anche un modo – ha continuato Martini – per esprimere più compiutamente il nostro rammarico e la nostra vicinanza a Siena e alle famiglie dei caduti della Folgore, ma è anche l’occasione per riflettere sull’Afghanistan e per offrire un contributo. Un contributo per dire, senza salire in cattedra, che accanto a politiche di contrasto e di presidio militare, sotto l’egida dell’Onu, è importante che ci siano politiche di cooperazione, sul territorio, in rapporto con le forze sociali, con il volontariato. Senza questa seconda azione politica – ha sottolineato Martini – l’altra è povera, rischia di essere zoppa. Il nostro sarà un contributo aggiuntivo in questo senso.» Martini ha poi esemplificato ricordando la visita a Gaza nel gennaio scorso, insieme al Ministro degli Esteri, Franco Frattini, che permise di creare un ponte aereo e portare in Toscana 10 bambini palestinesi gravemente malati. «In quell’occasione – ha ricordato Martini – il ministro espresse un importante riconoscimento verso la nostra politica, perchè grazie a questo era diventa to possibile prendersi carico delle vittime.» «Dopo la tragedia di ieri – ha concluso Martini – si riaprirà un dibattito su cosa è giusto fare e non fare, a proposito di missioni militari. Sicuramente ci sono cose che è giusto fare: la cooperazione».L’assessore Toschi ha poi aggiunto che, in assenza del Ministro Frattini, impegnato all’Onu, la conferenza di Siena vedrà la presenza dei direttori generali del Ministero degli Esteri, Elisabetta Belloni e Giuseppe Morabito, ribadendo come in tema di cooperazione internazionale «il rapporto con il Ministero degli Esteri è largamente positivo.» Toschi ha poi invitato a “uscire dalla retorica” nei confronti delle Forze Armate impegnate in Afghanistan. «Non chiamiamoli ragazzi – ha detto – sono soldati preparati, professionisti, che ubbidiscono ad ordini, spesso a politiche non sempre notide, e che andrebbero ascoltati di più dalla politica.» L’assessore ha poi precisato, riferendosi in particolare ai comandanti: «I generali seri sono i più pacifisti, perchè conoscono la durezza della guerra. La politica deve ascoltarli quando pongono questioni vere, non può limitarsi a trattarli con pacche sulle spalle. A volte invece la politica è distratta.» E ha concluso: «Sono un pezzo dell’Italia che va ascoltata e non soltanto usata.»L’assessore Toschi, che ieri è stato a Siena e a Pistoia, a incontrare le famiglie delle vittime, oggi sarà a Livorno per lo stesso motivo. Sulla conferenza di Siena l’assessore ha ribadito che sarà un’occasione per fare un bilancio di 10 anni di lavoro ma anche per riflettere e per «provare a pensare in grande» ed ha concluso: «Mai come in politica estera è necessario prevenire, perchè non farlo significa che “dopo” si rischia di fare i conti con i morti. Come in questo caso. Ed io, quando incontro le famiglie delle vittime, sento addosso una responsabilità terribile.» (cs-Laura Pugliesi)