Toscana

COOPERAZIONE: SPAGHETTERIA IN BURKINA FASO GRAZIE A SHALOM

Si chiama ‘Laafi Roogo’, che significa ‘Casa della pace’, ed è la prima spaghetteria che aprirà in Burkina Faso, in Africa, grazie al movimento umanitario e cattolico Shalom di San Miniato (Pisa). Il progetto, che sarà inaugurato il prossimo 9 gennaio, va ad affiancarsi ad altre iniziative nel paese che coinvolgono numerosi enti, istituzionali e non, tra cui la Regione Toscana e Unicoop. L’inaugurazione della spaghetteria, è stato spiegato in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato don Andrea Cristiani, fondatore di Shalom, l’assessore regionale alla cooperazione Massimo Toschi, il disegnatore Sergio Staino, testimonial insieme a Irene Grandi e Andrea Agresti della campagna per le adozioni a distanza ‘Un cuore si scioglie’, e Claudio Vanni, responsabile comunicazione di Unicoop Firenze. “Vi lavoreranno – ha spiegato don Cristiani – sette giovani burkinabé, che vanno ad aggiungersi alle 30 persone che già sono occupate in una pizzeria e ai quasi 900 giovani che coltivano i fagiolini che presto saranno commercializzati in Italia. All’inizio sarà servita pasta importata dall’Italia, ma ci piacerebbe essere autosufficienti e mettere su un pastificio artigianale”.

L’impegno in Burkina Faso, dove Shalom è presente da 20 anni, comprende anche altre iniziative, tra cui per esempio un orfanotrofio, una scuola per agronomi e un istituto alberghiero (questi ultimi saranno finanziati proprio con i proventi della spaghetteria), un hotel, e le adozioni a distanza che in questi anni hanno garantito 200 euro l’anno a 7000 bambini. Per visitare e fare il punto sui vari progetti è stato organizzato un viaggio umanitario dall’8 al 17 gennaio. “Si può fare solidarietà anche con piccoli numeri – ha affermato Toschi – la Regione ha finanziato con 200 mila euro il progetto dei fagiolini, progetto al quale è molto interessata anche la Commissione europea e l’Unido, l’Agenzia dell’Onu per lo sviluppo delle piccole e medie imprese, che lo vedono come un positivo modello per la commercializzazione di prodotti africani in Europa”. (ANSA).