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COOPERAZIONE: PROGETTO URBANISTICO IN ALBANIA E SERBIA

Quando la cooperazione internazionale va ad integrarsi con le politiche dell’ambiente e del territorio nasce “URBalk”. L’acronimo, nato da “urbanistica” e “Balcani”, sta ad indicare un progetto che ha come obiettivo proprio la pianificazione urbanistica e territoriale in Serbia e Albania. In particolare esso riguarda a Regione di Scutari (Albania) e il Distretto di Podunavski-Smederevo (Serbia). L’iniziativa è stata presentata oggi a Terra Futura, dall’assessore regionale alla cooperazione internazionale Massimo Toschi, dal presidente della Provincia di Pisa, dai rappresentanti dell’Istituzione Centro Nord Sud, dell’Associazione Medina e della Facoltà di architettura dell’Università di Firenze. Scopo di questo partenariato è sostenere le attività di pianificazione urbanistica e territoriale nelle aree interessate, rafforzando le capacità delle autorità locali nel dotarsi di adeguati strumenti di pianificazione per un corretto governo del territorio. La pianificazione territoriale ed ambientale rappresenta infatti una delle più importanti sfide dell’area balcanica, dove la realtà odierna è spesso caratterizzata da residenze fatiscenti ed insalubri, grandi e piccole aree industriali dimesse e da bonificare, impianti di carattere ambientali inesistenti, infrastrutture di trasporto danneggiate, sistema ambientale e forestale abbandonato. E proprio in queste zone la ricostruzione dei processi democratici locali e di partecipazione ha trovato nella pianificazione del territorio uno dei momenti principali. Il tema della pianificazione territoriale nell’ambito di una logica di sviluppo sostenibile include infatti temi quali i servizi pubblici locali e la pianificazione territoriale ambientale, che si lega allo sviluppo rurale, al turismo, alla promozione d’impresa e ad altro ancora. Le attività progettuali realizzate hanno visto la partecipazione dei soggetti operanti sul territorio, Enti locali, ONG, società per la gestione dei servizi di public utilities. In particolare, nell’arco di due anni, il progetto ha sostenuto la realizzazione dei Piani Territoriali Locali, con l’elaborazione della relativa cartografia e con l’individuazione degli obiettivi prioritari di sviluppo locale. (ANSA).