Toscana

COOPERAZIONE, LA TOSCANA NELLE ZONE «CALDE» DEL MONDO

Tre viaggi in Israele e Palestina, uno di questi nella striscia di Gaza. Uno a Goma, nella repubblica democratica del Congo. Un altro in Birmania, per consegnare il Pegaso d’oro a Aung San Suu Kyi, ma anche per un intervento umanitario di tipo medico negli ospedali della capitale Yangoon. Un altro all’Asmara, la capitale dell’Eritrea, dove è stato firmato un documento comune con il Ministero della sanità, per mettere in piedi un intervento sanitario e costruire l’ospedale pediatrico. Un altro ancora in Colombia, dove la delegazione Toscana ha incontrato la madre di Ingrid Betancourt e due ex ostaggi delle Farc. Da gennaio ad oggi sono state sette le missioni internazionali dell’assessore alla cooperazione internazionale, alla pace e al perdono della Regione Toscana, Massimo ToschiIn molti casi la cooperazione sanitaria è stata il focus del viaggio. In Palestina, oltre al progetto Saving Children, il cui inizio risale al 2003, e che ha permesso finora di curare oltre 5000 bambini palestinesi negli ospedali israeliani, si lavora al rafforzamento del sistema sanitario palestinese. In questo senso è stato già firmato un apposito protocollo d’intesa con il Ministro della sanità palestinese, Fathy Abu Moghil, per accompagnare la crescita del sistema sanitario palestinese dal punto di vista organizzativo e gestionale e garantire la formazione del personale medico e paramedico, con particolare riferimento alla pediatria. L’assessore Toschi è stat! o il primo politico italiano ad entrare nell’enclave di Gaza da quando è ripreso il conflitto con Israele. Toschi era stato invitato da un gruppo di medici palestinesi: la richiesta è quella di sostenere il progetto per l’ampliamento dell’ospedale pediatrico, oltre alla formazione del personale medico e paramedico. L’importo necessario al progetto è di circa 100 mila euro.All’Asmara, la capitale dell’Eritrea è stato firmato un documento congiunto con il Ministro della sanità per il rafforzamento ed il miglioramento complessivo del sistema sanitario. In particolare il progetto di cooperazione, che vede come partner operativo per la Toscana l’azienda sanitaria ospedaliera di Firenze, punta alla costruzione del nuovo ospedale per i bambini.In Birmania, è stato affidato all’ambasciatore italiano il Pegaso al premio Nobel per la pace (1991) Ang San Su Kyi, che Toschi non ha potuto incontrare a causa del blocco imposto dalle autorità Birmane. E’ stato un gesto di solidarietà ad una grande leader politica e a un intero popolo.Il viaggio è stato l’occasione per mettere le basi per un programma di cooperazione sanitaria in favore degli unici ospedali che offrono cure gratuite nella capitale Yangoon: l’ospedale dei Musulmani e quello dei Monaci.Nella repubblica democratica del Congo, dove la Toscana collabora da tempo a progetti volti ad accompagnare la crescita della democrazia e della governance locale, l’assessore Toschi ha partecipato alla Conferenza per la pace lo sviluppo e la sicurezza promossa dal Governo locale. Nell’occasione la delegazione toscana è intervenuta, unica voce italiana, con il placet del Ministero degli esteri, a nome dell’Italia.L’ultimo viaggio in ordine di tempo è stato quello in Colombia e Guatemala. «A Bogotà – racconta Toschi appena rientrato in Italia – abbiamo avuto un lungo colloquio con Clara Rojas, che era la segretaria di Ingid Betancourt e fu rapita con lei nel 2002, e con un altro parlamentare colombiano, anche lui liberato dalle Farc, Luis Eladio. Abbiamo inoltre incontrato la mamma di Ingrid, Jolanda Pulecio, oltre al segretario della Conferenza episcopale e della commissione per la riconciliazione, e ai massimo rappresentanti dell’UNDP, che rappresenta l’Onu. A tutti abbiamo dato la massima disponibilità ad ogni contatto che possa essere utile per liberare Ingrid Betancourt.»In Guatemala, la delegazione toscana è stata ricevuta, tra gli altri, dal Presidente della Repubblica, Alvaro Colom «Il Presidente – racconta Toschi – ha molto apprezzato il progetto di rilancio del processo di riconciliazione presentato dalla Toscana insieme all’Istituto Sant’Anna di Pisa. Nel P! aese, dopo gli accordi di pace del 1996, il processo di riconc! iliazion e è ancora incerto e faticoso. A giugno, dopo questa nostra visita, una delegazione tecnica si recherà nel paese per preparare un convegno di analisi critica di quanto avvenuto in Guatemala in questi anni e per portare avanti nuove proposte concrete». Sostegno all’iniziativa della Toscana è stato espresso anche dall’ambasciatore italiano nel paese sudamericano.Sette viaggi, in realtà profondamente diverse, con un filo conduttore: cooperazione come strumento per la riconciliazione fra i popoli. «In questo viaggio in Colombia e Guatemala – conclude Toschi – abbiamo appreso dal rappresentante dell’Undp che la riconciliazione è uno degli assi portanti dei progetti Onu.» Ed è proprio questo il tema sul quale lavora la Toscana. (cs-Laura Pugliesi)