Un appello per la pace, lanciato insieme alla Regione Toscana, da ebrei e musulmani di Firenze. E con esso una raccolta di solidarietà per garantire cure e assistenza ai bambini palestinesi della Striscia di Gaza E’ stato questo l’oggetto della conferenza stampa tenuta oggi a palazzo Strozzi-Sacrati, dall’assessore Massimo Toschi insieme alla rappresentante della comunità ebraica, Daniela Misul, e della comunità islamica, Izzedin Elzir. Questo il testo dell’appello: La comunità ebraica e la comunità islamica di Firenze, di comune accordo, aderiscono al progetto promosso dalla Regione Toscana che invita la cittadinanza ad una raccolta di solidarietà per la cura dei bambini colpiti nel recente conflitto Israelo-Palestinese. Un’iniziativa in linea con la tradizione della città di Firenze, che fa del la pace la sua vocazione. Nei giorni della guerra, solo l´impegno per gli altri costruisce futuro, genera riconciliazione, apre la via della speranza. L’appello reca una postilla: I fondi raccolti saranno destinati alla cura dei bimbi e all’acquisto di strumenti medicaliIl conto corrente sul quale si invitano i Toscani a versare le loro offerte è intestato a CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO REGIONALE della TOSCANA ed è aperto presso la Cassa di Risparmio di Firenze Agenzia di Fiesole. Codice IBAN IT26D0616037840000000019C01. La causale da apporre è attrezzature sanitarie per l’ospedale pediatrico Al Dorra di Gaza. «L’emergenza sanitaria a Gaza osserva l’assessore regionale Massimo Toschi – dopo i giorni del conflitto è sparita dalle prime pagine dei giornali e dai servizi delle televisioni. Ma le persone che sono state colpite dalla guerra, e fra queste i bambini sono la parte più numerosa e più debole, hanno bisogno di aiuto, ora come non mai. Servono attrezzature mediche e farmaci, ma anche presidi sanitari, kit sterili e monouso, ausili per disabili. Strumenti che possono anche sembrare banali, ma che negli ospedali della Strscia di Gaza, come ho potuto constatare durante la mia visita nel 2008, sono cronicamente scarsi a causa del muro e della segregazione e dei quali ora c’è un fabbisogno ancora maggiore, perchè alla situazione di carenza precedente il conflitto ora si sono aggiunti i feriti e gli ustionati causati dalle bombe.» I bambini rappresentano oltre la metà di 1,4 milioni di abitanti della Striscia di Gaza. Si calcola che nei 23 giorni del conflitto siano stati uccisi più di 400 bambini e quasi 2000 sono rimasti feriti. A questo si aggiungono le malattie croniche e le necessità di aiuto psicologiche che contribuiscano a far loro superare i traumi inferti dalla guerra.«E’ particolarmente importante sottolinea Toschi – che questo appello lanciato dalla Regione Toscana sia stato raccolto dalle comunità ebraiche e islamiche che vivono a Firenze e che lo hanno fatto proprio. I fondi raccolti saranno destinati all’ospedale pediatrico AL DORRA, che si trova proprio nel centro di Gaza e che è il più grande. Mi auguro che questo appello, che parte da Firenze, città che riscopre il suo ruolo e la sua tradizione di ecumenismo e di pace, sia un esempio per incominciare un vero cammino di pace e riconciliazione per la Striscia di Gaza e per la Palestina.» La Regione Toscana che riveste il ruolo di coordinatore degli interventi umanitari in Palestina si è attivata anche per ulteriori iniziative. Fra queste c’&egrav e; la fase 2 del progetto Saving Children ovvero La medicina al servizio della pace che vede la disponibilità di quasi 6 milioni di euro, grazie ad un cofinanziamento del Ministero degli Esteri e delle Regioni Emilia Romagna, Friuli e Umbria. In una riunione tenuta la scorsa settimana a Firenze lo Steering Committee del progetto ha definito i criteri e la commissione medica che sarà deputata a scegliere i bambini palestinesi da inviare nelle strutture sanitarie israeliane per essere curati. L’assessore Toschi ha inoltre fatto di recente il punto della situazione sulla cooperazione ai rappresentanti di Anci e Upi, mentre è già in calendario un ulteriore viaggio in Palestina per concordare nuove iniziative. (cs-Laura Pugliesi)