Toscana

COOPERAZIONE, A SIENA L’VIII CONFERENZA REGIONALE

“Cooperazione internazionale e pace” la Toscana nel mondo: partenariati per il co-sviluppo e la riconciliazione”. E’ questo il titolo dell’VIII conferenza regionale della Toscana sulla cooperazione internazionale che si terrà a Siena il 23 e 24 settembre. «E’ l’ultima conferenza della legislatura – ricorda l’assessore alla cooperazione internazionale e alla pace, Massimo Toschi – è l’occasione per fare un bilancio di tutto il lavoro che abbiamo svolto in questi anni (dal 2000 al 2005 Toschi è stato consigliere del presidente Martini sui temi della pace e della cooperazione e dal 2005 ad oggi assessore) ma sopratutto è l’occasione per ascoltare le loro valutazioni dai protagonisti con i quali abbiamo lavorato. E’ questo l’aspet to più importante – sottolinea Toschi – i giudizi e le osservazioni di coloro i quali hanno lavorato con noi, i protagonisti dei territori, delle associazioni, sono fondamentali per le nuove basi del lavoro futuro».I protagonisti dell’VIII conferenza regionale sono personalità di primo piano della cooperazione internazionale e della pace. I lavori cominceranno mercoledì 23 settembre, dopo il saluto del sindaco di Siena e del presidente della provincia, con la relazione dell’assessore Massimo Toschi. Una relazione che toccherà tutti i temi sui quali si è concretizzata l’azione della Toscana, con particolare attenzione alle vittime, ai bambini, agli innocenti, dall’Afganistan, alla Palestina, dal Darfour, al Congo, dal Burkina Faso, al Sudafrica, dall’America Latina alla Birmania, per continuare con le attività di cooperazione svolte nei Balcani, o per la creazione di uno spazio comune nel Mediterraneo. E ancora: i temi dell’immigrazione, della libertà religiosa, ma anche le sfide per un nuovo modello di sviluppo sostenibile, il rispetto dell’ambiente, una nuova internazionalizzazione, il ruolo dell’Europa, delle Nazioni Unite. E subito dopo la parola passerà a Romano Prodi, che dopo l’esperienza di presidente della Commissione Europea e quella di presidente del Consiglio in Italia, si è dedicato all’impegno per la pace e la cooperazione a servizio della Fondazione per la Collaborazione fra i popoli. Sempre nella giornata del 23 settembre sarà poi la volta dell’assessore regionale alla salute Enrico Rossi, sulla cooperazione sanitaria della Toscana, di Turiddo Campaini, Gabriello Mancini e Fabio Laurenzi, rispettivamente per Unicoop Firenze, la Fondazione Mps e il coordinamento delle Ong e delle associazioni della cooperazione della Toscana. Seguirà la presentazione del progetto Intercampus, in corso attualmente in Toscana, da parte del responsabile Massimo Moretti e successivamente i rappresentanti degli Enti Locali e delle associazioni che partecipano al “sistema toscano della cooperazione”. Sempre nella mattinata di mercoledì 23 sarà presentato un rapporto di valutazione dell’attività di cooperazione internazionale della Toscana realizzato dall’Università Bocconi.Nel pomeriggio altri protagonisti dei partenariati realizzati dalla Toscana per la riconciliazione. Da Ron Pundak, presidente del Centro Peres per la pace di Tel Aviv, uno degli artefici del progetto Saving Children, che ha permesso di curare oltre 6 mila bambini palestinesi, a padre Ibrhaim Faltas, il parroco della Chiesa di San Salvatore a Gerusalemme, all’Abbè Apollinaire Malu Malu, presidente della Commissione elettorale indipendente e uno dei protagonisti della costruzione della democrazia nella repubblica democratica del Congo. Sempre nel pomeriggio del 23 settembre i lavori continuano, il tema “Governi locali, decentramento e sviluppo”, con Antipas Mbusa Nyamvisi, Ministro del decentramento nella repubblica democratica del Congo, Ivan Jakovcic, presidente della Regione Istria (Croazia); Clement Sawadogo, Ministro per il decentramento in Burkina Faso, Hassan Husseini, sindaco di Gerico in Palestina.Nella sessione “Tutela dei diritti umani e inclusione sociale” Malalai Joia, l’ex deputata del parlamento Afghano, nota per la sua difesa dei diritti umani, per le sue denuce di brogli elettorali e per le accuse al parlamento e al governo afghano. Infine, prima delle conclusioni del presidente Claudio Martini, la testimonianza di Bruno Moro, rappresentante dell’Onu in Colombia.Giovedì 24 settembre la seconda giornata dei lavori con il titolo “Nuove sfide per la cooperazione Toscana dal 2010”, con una nutrita presenza di rappresentanti del Ministero degli Esteri (i direttori generali Elisabetta Belloni e Giuseppe Morabito) dell’Unido e dell’Undp (Akmel Apa e Giovanni Camilleri) del comitato delle regioni e della CRPM (Gianluca Spinaci e Marie Ange Orihuela Vogt) e del coordinamento delle ong a associazioni della cooperazione Toscana (Francesco Petrelli). La sessione finale del 24, intitolata “Cooperare nelle aree di conflitto di emergenza e con diritti umani a rischio” è una tavola rotonda con Cesare Ragaglini, direttore generale per il Medioriente e Mediterraneo del Ministero degli Esteri, Gino Strada, il fondatore di Emergency, il generale Maurizio Fioravanti, già comandante della Folgore e della Forza Multinazionale Italiana in Libano, Luigi Triggiano, coordinatore scientifico del progetto Toscano per la sanità in Libano. Coordina Marcello Flores, docente all’Università di Siena. Infine le conclusioni dell’assessore regionale alla cooperazione internazionale e alla pace, Massimo Toschi . (cs-Laura Pugliesi)