Vita Chiesa

CONVENZIONE: MONS. J. HOMEYER (COMECE) SCRIVE A GISCARD D’ESTAING

“Soddisfazione” per il riferimento all’eredità religiosa dell’Europa nel Preambolo del Trattato costituzionale ma anche “stupore” per l’assenza di un riferimento esplicito al Cristianesimo nella lista degli elementi importanti nell’evoluzione della civiltà europea. E’ quanto esprime il presidente della Commissione degli Episcopati della Comunità europea, mons. Josef Homeyer, in una lettera indirizzata oggi al Presidente della Convenzione europea, Valery Giscard D’Estaing.“Il lavoro che sta svolgendo – scrive Homeyer a D’Estaing – è colossale ed è con grande interesse che abbiamo accolto la bozza del preambolo della Costituzione”. Tuttavia, rimarca il presidente della Comece, “mi permetto di esprimerle il mio stupore per l’assenza nel Preambolo di un riferimento al contributo del Cristianesimo. Senza svilire gli altri contributi nessuna altra religione o corrente filosofica ha impregnato di sé l’Europa come il Cristianesimo”. “Pemettetemi, poi, – aggiunge ancora Homeyer – di rinnovare la proposta per un riferimento a Dio. Ricordare i limiti del potere umano, la responsabilità davanti a Dio, l’umanità e la creazione, significherebbe mostrare in maniera inequivocabile che il potere pubblico non è assoluto. L’Unione riconoscerebbe, allora, a quei suoi cittadini che lo vogliono, di invocare liberamente Dio, siano essi cristiani, ebrei o musulmani”. “Questo riconoscimento – conclude la lettera – costituirebbe allo stesso tempo una garanzia di libertà della persona umana e potrebbe promuovere l’identificazione di numerosi cittadini con i valori europei e con l’adozione della futura Costituzione. La carta costituzionale polacca o tedesca sono la buona prova che tali riferimenti non devono avere un carattere discriminatorio”. Sulla stessa linea di Homeyer si è posto anche mons. Giuseppe Merisi, delegato dei vescovi italiani presso la Comece, con una nota diffusa oggi in cui si sottolinea “l’opportunità del riconoscimento del ruolo del Cristianesimo”.Sir