Vita Chiesa

CONVEGNO «DIO OGGI»: CARD. RUINI, «LA QUESTIONE DECISIVA È SE DIO C’È OPPURE NO»

“Dio appare sempre meno presente nella cultura occidentale, eppure Dio è sempre più presente nella vita delle persone”: è questo, nella parole del card. Camillo Ruini, presidente del Comitato per il progetto culturale della Cei, lo “strano contrasto dei nostri tempi, nei quali la cultura cerca sempre più di prescindere da Dio divenendo autoreferenziale e che produce, di riflesso, il tentativo di isolarsi da parte dei credenti che hanno l’impressione che la storia marci in una prospettiva ateistica”. Ruini ha parlato questa mattina a Roma, in Campidoglio, presente il sindaco Gianni Alemanno, e i docenti Andrea Riccardi e Sergio Belardinelli, presentando l’evento internazionale “Dio oggi – Con Lui o senza di Lui cambia tutto” (10-12 dicembre, sito internet www.progettoculturale.it/questionedio/). Nei tre giorni dei lavori, ai quali si sono già registrate più di 1500 persone, interverranno filosofi, teologi, scienziati, musicisti, artisti di fama mondiale, “tutti per rispondere dalle rispettive prospettive culturali – ha detto Ruini – alla domanda centrale e decisiva: se Dio c’è o se non c’è. L’intento del convegno è infatti quello di indagare in profondità la questione-Dio, che riguarda ogni uomo e tutto l’uomo e che chiama in causa tutto il rigore intellettuale dei credenti, ma anche dei non credenti e degli agnostici”.“La tendenza culturale mondiale cui stiamo assistendo è che la razionalità scientifica si sta universalizzando. Ciò ha degli aspetti positivi ma pone al contempo nuove domande su Dio e la scienza stessa”: lo ha detto il card. Ruini stamane a Roma, presentando il convegno internazionale “Dio oggi – Con Lui o senza di Lui cambia tutto”, che si terrà dal 10 al 12 dicembre. “L’Occidente a questo punto deve chiarire a se stesso – ha proseguito Ruini – le ragioni della propria fede, o del proprio non-credere. Così facendo si renderà più agevole il dialogo con le altre culture non occidentali e con le altre religioni. Un eccesso di razionalità, non aperta al dialogo, può isolare l’Occidente dal resto del mondo”. Secondo lo storico Andrea Riccardi, “il fatto che oggi si discuta apertamente di Dio evidenzia l’errore di prospettiva degli scorsi decenni, quando si pretendeva di sostenere che i credenti fossero una razza in via di estinzione. Invece – ha notato Riccardi – è evidente che le religioni si sono dimostrate protagoniste della storia, contribuendo come nel caso del mondo comunista, a far cadere sistemi politici corrodendo dall’interno le certezze dell’ateismo su cui quei sistemi si fondavano”.Sir