I giovani hanno ancora poco spazio nelle nostre Chiese, anche se possono offrire forza e slancio per cambiarle e rinnovarle. Con queste parole il responsabile del Servizio nazionale Cei per la pastorale giovanile (Snpg), don Nicolò Anselmi, ha aperto, oggi a Metaponto, i lavori dell’XI Convegno nazionale di pastorale giovanile, dal titolo “Non per essere servito ma per servire. La diocesi, la parrocchia, i giovani”. Lontano dal volere semplificare il ruolo della pastorale – ha spiegato il responsabile – è necessario ricordare che ci sono giovani che lasciano le nostre comunità ecclesiali per andare lì dove sono apprezzati, valorizzati, accolti e ascoltati. E’ quanto mai urgente, allora, riproporre il messaggio di Cristo che si trova all’interno della comunità cristiana. Ma come? La risposta di don Anselmi è stata chiara: prendiamoci cura di loro. Questo è lo stile della pastorale giovanile. I giovani vanno responsabilizzati e tenuti dentro lì dove si decide la vita della comunità ecclesiale, in particolare nella parrocchia, la nostra risorsa più ricca. La comunità ecclesiale deve dare loro fiducia e mettersi a servizio della loro crescita. Attendiamo con fiducia – ha concluso don Anselmi – il documento dei vescovi sul prossimo decennio pastorale dedicato all’educazione. La pastorale giovanile deve interessarsi a tutti gli ambiti in cui i ragazzi vivono e si muovono.Sir