Cultura & Società
Convegno a Livorno a 100 anni dalla scomparsa di Modigliani
«In tanti finora hanno pensato che Amedeo Modigliani fosse un “livornese per sbaglio”, nato qui, ma diventato genio grazie a Parigi. Così come si è sempre poco riflettuto sul fatto che fosse ebreo. In realtà Modigliani era un livornese e un livornese ebreo “quintessenziale”. Diventato quello che è diventato anche grazie alla sua formazione di ebreo nella comunità ebraica livornese e più in generale nella comunità di Livorno, che ha una storia unica e particolare, un passato di città moderna, cosmopolita, crocevia di genti e culture diverse». Ed è per questo che, ha spiegato in una conferenza stampa l’assessore alla Cultura Simone Lenzi, per coronare un lavoro partito con la mostra al Museo della Città “Modigliani e l’avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre” (in corso fino al 16 febbraio), il Comune di Livorno organizza un convegno internazionale dal titolo emblematico:“Modigliani ebreo livornese. Storia familiare e formazione di un genio”.
“Non solo vogliamo che la città di Livorno si riappacifichi con questa figura straordinaria, cosa non avvenuta nel 1984 per il centenario della nascita – ha aggiunto Lenzi – ma desideriamo rovesciare un paradigma. È evidente che la scelta di Modigliani di partire per la Ville Lumiere sia stata fondamentale, era la città dove “le cose succedevano”. Però è stato a Livorno, dove è cresciuto in una famiglia ebrea colta e cosmopolita, che ha sviluppato delle conoscenze e competenze che, unite ovviamente al suo personale talento, gli hanno consentito di “sfondare a Parigi”, di diventare il genio Modì”.
Estremizzando, come ha detto Pardo Fornaciari, “vogliamo anche riflettere sul fatto che non fu solo Parigi a influenzare Modigliani, chiediamoci al contrario quanto Modigliani, con la sua visione del mondo costruita a Livorno, abbia contribuito alla formazione di altri artisti di Montparnasse (in primis il suo amico Soutine) che, non dimentichiamolo, erano tutti ebrei. Se non fosse andato a Parigi quell’ebreo livornese, gli altri artisti di Montparnasse sarebbero diventati quelli che sono diventati?”.
Info:
22-23 gennaio 2020
Museo di Storia Naturale (via Roma 234).Ingresso libero fino a esaurimento posti (180)
Orario 10.00-13.00 e 15.30-18.00
Tel:0586-808001
IL CONVEGNO
Storia familiare e formazione di un genio
Programma
22 gennaio
ORE 10:00
Apertura
Saluti delle Autorità
Marc Restellini
Prolusione
Ariel Toaff
Modigliani nella Keillah di Livorno.
Crescita di un giovane ebreo
Discussione
Modì.
Intervento musicale di Giada Liscia Garrison e Roberto Sbolci
ORE 13:00
Pausa pranzo
ORE 15:30
Matteo Giunti
Evidenze d’archivio sulle famiglie Modigliani e Garsin.
Mario Di Chiara
Iconografia fotografica del giovane Modigliani
Maria Antonietta Monaco
La carriera scolastica di Dedo
Paolo Edoardo Fornaciari
Il Bagitto di casa Modigliani
Discussione
23 gennaio
ORE 10:00
Tavola rotonda
Dora Liscia, Marc Restellini, Asher Salah
Arte ebraica, artisti ebrei. Fissazione dei concetti,
nuove suggestioni
Discussione
ORE 13:00
Pausa pranzo
ORE 15:30
David Meghnagi
L’immaginario sefardita
Furio Aharon Biagini
Luzzatto, Benamozegh, Mortara: il dibattito attorno
al «caso» livornese
Marco Cassuto Morselli
Il pensiero di rav Elia Benamozegh
Clémence Boulouque
Modigliani et la kabbale
Discussione
Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti (180).