Lettere in redazione
Contraccezione e metodi naturali
Siamo una coppia di Prato sposata da 11 anni e abbiamo tre figli. Abbiamo letto la lettera su Toscanaoggi del 25 ottobre in cui si chiedeva il perché dell’opposizione della Chiesa ai metodi contraccettivi (Una coppia sposata può usare contraccettivi?). La domanda ci è sembrata ben formulata e ci è servita da stimolo per riflettere sulle nostre scelte. Noi conosciamo il metodo Billings e da qualche anno ne siamo anche promotori e insegnanti. Quando abbiamo fatto il corso per l’insegnamento siamo rimasti meravigliati di fronte alla bellezza del corpo e dei meccanismi della fecondità, soprattutto femminili. È stupefacente il gioco di ormoni e di risposte dei vari organi e parti dell’apparato genitale della donna: tutto ha il fine di dare la vita e tutto concorre affinché questo avvenga nel migliore dei modi. Siamo fruitori di un grandissimo dono, dal quale deriva una grande responsabilità.
Nella nostra non lunghissima esperienza di coppia, con i figli, con le nostre famiglie di origine, abbiamo sperimentato il valore della gratuità e del dono. Anche il rapporto coniugale non è secondo noi un gesto da tenere al di fuori di questo dono totale, ma sentiamo che è vissuto pienamente nel momento in cui ci sentiamo accettati totalmente e ci doniamo altrettanto totalmente. È bello sperimentare che siamo accolti nella globalità della nostra persona ed è bello sentire che nell’amore nulla è tenuto esclusivamente per se stessi.
È nel rispetto dei corpi, dei tempi della donna, che diventano i tempi della coppia, della capacità di dominio sulle pulsioni del corpo e nel dialogo che si inserisce quello scambio di carezze, di attenzioni, di donazione che arricchisce e nutre l’amore. Tutto questo è meravigliosamente umano e possibile grazie a quei segnali di fertilità che naturalmente sono presenti nel corpo della donna.
I metodi naturali non sono semplici strumenti in mano a chi vuole avere una vita sessuale serena, ma sono uno stile di vita e diremmo che aiutano i coniugi anche nella loro impostazione di vita familiare perché ricchi di valori umani, prima ancora che cristiani.
Il Magistero della Chiesa, indicando le vie «lecite» per la regolazione della fertilità probabilmente ha voluto indicare quelle strade che lasciano intatto il sapore ed il valore della vita coniugale, proprio come facciamo noi, quando, in montagna, indichiamo ai nostri figli il sentiero che riteniamo il migliore per arrivare alla vetta.
Vi ringrazio per questa testimonianza di vita vissuta, che conta più di tanti discorsi teorici. Nonostante se ne parli nei corsi prematrimoniali, i metodi naturali di regolazione della fertilità sono ancora poco conosciuti dalle coppie di sposi. Però converrete con me che non risolvono tutta la complessa problematica della regolazione della fertilità, perché presuppongono una coppia stabile affiatata e motivata.