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Consiglio Ue: Van Rompuy, «L’Europa sostiene l’Ucraina». Oggi firma accordo

(Sir Europa - Bruxelles) - I rapporti Ue-Ucraina ripartono in mattinata dalla firma della parte politica dell'Accordo di associazione con il governo di Kiev, perché «l'Europa sostiene l'Ucraina e la sua sovranità» e «il desiderio di libertà del popolo». Herman Van Rompuy, nel tracciare il bilancio della prima giornata dei lavori del Consiglio Ue, ha valutato quanto accaduto nelle ultime due settimane, dopo il summit straordinario convocato d'urgenza il 6 marzo.

Ribadisce che il referendum in Crimea «è stato illegittimo», che «l’annessione della Crimea alla Russia è una chiara violazione del diritto internazionale» e che i 28 non riconosceranno l’annessione. «Non c’è posto per l’uso della forza e della coercizione e non si possono rivedere i confini dell’Europa nel XXI secolo». Da qui la decisione di allungare la lista delle persone russe cui vengono confiscati i beni (dai primi 21 nomi si passa a 33). «Abbiamo annullato il prossimo vertice bilaterale Ue-Russia», prosegue Van Rompuy, lasciando intravvedere nuove sanzioni «di più ampio respiro» in ambito economico. Poi specifica: «Le sanzioni non sono una rappresaglia ma uno strumento di pressione, non un fine ma un mezzo».

Dalla prima sessione del summit dei capi di Stato e di governo emerge peraltro la «volontà di instaurare un dialogo politico» con Mosca, di verificare i risultati della missione Osce e di proseguire con il sostegno finanziario a Kiev. All’Ucraina, l’Unione europea «vuole fornire una prospettiva europea», dice ancora Van Rompuy. Sulla vicenda ucraina aggiunge la sua voce il presidente della Commissione, José Manuel Barroso: «In questo frangente l’Ue ha dato prova di unità e di coerenza. Se la posizione della Russia non cambierà, ci saranno altre pesanti conseguenze», con nuove misure restrittive in ambito economico.