Toscana

CONSIGLIO REGIONALE: IN PDL SU CINEMA IMPULSO A PICCOLE SALE QUARTIERE

(ASCA) – Piccole sale di quartiere “vero antidoto alla cultura dei grandi multiplex nei centri commerciali” e suddivisione degli esercizi cinematografici in strutture piccole (fino a 4 schermi e 700 posti di capienza), medie (da 4 a 8 sale) e grandi (oltre gli 8 schermi). Queste le linee guida della proposta di legge sull’esercizio dell’attività cinematografica illustrate al Consiglio regionale della Toscana dal presidente della commissione Cultura Nicola Danti (Pd). Proposta che modifica il Testo unico sulla cultura (la legge regionale 21 del 2010) e sostituisce quella inizialmente avanzata dalla Giunta. Il testo, ha detto Danti, “dà impulso alle piccole multisala del tutto liberalizzate, e detta una più incisiva regolarizzazione per le medie strutture”. “In questo caso – ha detto il presidente – l’autorizzazione da parte del Comune, concessa sulla base di parametri regionali, può prevedere anche lo svolgimento di attività culturali ed educative a favore del territorio”. Tra le linee guida della normativa, anche un aggravio della procedura di autorizzazione per l’apertura di grandi multisala, per le quali è stato reintrodotto il parametro delle distanze (almeno 15 chilometri) tra una sala e l’altra. “Con questa legge affidiamo a esercenti e potenziali esercenti un’opportunità di fare impresa e diamo nuovo impulso al cinema”, ha spiegato Danti che ha inoltre richiamato l’importanza delle norme “anti elusione”, contro l’utilizzo improprio della liberalizzazione prevista per i piccoli esercizi (comunque sottoposti ad autorizzazione, ad esempio, se confinanti oppure se aperti nello stesso condominio). Tra le nuove disposizioni, anche la possibilità di ‘recuperaré i posti cinema perduti nell’arco dell’anno nelle province già ‘saturé dal punto di vista del rapporto numerico tra abitanti e posti cinema (uno dei parametri regionali per la concessione di autorizzazioni).