E’ stata approvata, a maggioranza, nel Consiglio regionale della Toscana, la mozione a difesa della scuola paritaria. Una mozione presentata dal gruppo dell’UDC e approvata anche con i voti del PD. Hanno invece votato contro Rifondazione-Verdi e si sono astenuti un voto che equivale al no-, Pdl, Italia dei Valori e Lega Nord.Nel testo approvato da UDC e PD si denuncia la sensibile riduzione del finanziamento annuale originariamente stanziato, e il fatto che comunque esiste un forte rischio di non disponibilità reale della somma prevista; inoltre si sottolinea che tale drastica riduzione dei fondi causerebbe la chiusura di numerosissimi istituti, anche in Toscana, l’accrescersi delle rette per i frequentanti, e comunque metterebbe in crisi l’intero sistema della scuola paritaria nel nostro Paese, andando contro al principio della libertà di educazione. Così si chiede al Governo di eliminare il taglio previsto per il 2011 ai contributi per la scuola paritaria, ripristinando la cifra originariamente prevista, indispensabile per la prosecuzione del servizio svolto dalle scuole pubbliche non statali, e per garantire un’effettiva libertà di scelta per le famiglie; e prevedendo un progressivo incremento del capitolo di bilancio per le paritarie, di fatto invariato dal varo delle legge sulla parità scolastica, approvata nel marzo 2000.Quella del Consiglio Regionale toscano sottolinea Marco Carraresi, consigliere regionale UDC e primo firmatario della mozione- è un pronunciamento di grande rilievo, ed è positivo che anche il PD abbia sostenuto questa posizione di tutela del sistema delle scuole paritarie, superando vecchi pregiudizi e riserve. Non va dimenticato infatti che sul piano economico è stato calcolato che il sistema delle scuole paritarie ogni anno consente un notevole risparmio, per lo Stato, fino a 6 miliardi e 245 milioni di euro l’anno: ad esempio per la materna statale l’istituzione pubblica spende per ogni bambino 6.116 euro a fronte di uno stanziamento di 584 euro per chi è iscritto in una paritaria. E costringere alla chiusura numerose scuole paritarie provocherebbe allo Stato gravi costi aggiuntivi.Carraresi non manca di criticare chi non ha votato il documento: Se non mi sorprende il voto negativo di Rifondazione Comunista, dispiace che PDL e Lega, solo per farsi difensori d’ufficio delle scelte governative siano giunti a sostenere lo ha fatto un consigliere del PDL nel suo intervento-, che sono giusti i tagli alla scuola paritaria. Nei programmi elettorali si sostiene la parità scolastica, nelle scelte concrete la si affossa. Dimenticando che il Fondo nazionale per queste scuole è sempre lo stesso da un decennio, con una perdita secca del 18 per cento, situazione che già da tempo mette in grave difficoltà numerose scuole paritarie e penalizza la scelta delle famiglie. (cs)