Toscana
Consiglio regionale: anti-corruzione, ecco le linee guida al piano 2016-2018
Rivedere la mappatura dei processi e l’analisi del rischio adeguando le misure di prevenzione, potenziare la collaborazione tra le varie articolazioni organizzative, sviluppare la cultura dell’agire per garantire tutti i livelli di responsabilità. Questi alcuni degli obbiettivi indicati nella delibera.
Per garantire omogeneità all’azione amministrativa rispetto ai criteri di legittimità, regolarità, trasparenza e leggibilità, si dispone una “standardizzazione” nella redazione degli atti con apposito schema tipo.
Nella delibera si sottolinea, poi, che lo sviluppo degli strumenti di programmazione finanziaria e gestionale, insieme a quelli di verifica del raggiungimento degli obiettivi sia per centri di responsabilità, sia individuali, costituisca uno dei presupposti per la valutazione delle prestazioni.
Tra le linee guida, si inserisce anche il potenziamento delle modalità di rendicontazione ed informazione periodica da parte del responsabile della prevenzione della corruzione agli organismi politici e al Segretario generale.
E’ su questi aspetti che il presidente della commissione di Controllo, Jacopo Alberti, ha presentato un emendamento firmato dall’intero gruppo della Lega Nord, ed approvato anch’esso all’unanimità, teso a rafforzare il ruolo della commissione da lui presieduta. La commissione, nell’ambito dei suoi poteri istituzionali, chiamerà in audizione, almeno una volta l’anno, il responsabile anticorruzione per verificare l’efficacia delle misure previste dal piano.
La deliberazione chiede infine di programmare ed attuare una formazione specifica su temi rilevanti in materia di mappatura del rischio e di sviluppare un sistema di monitoraggio sull’attuazione del Piano per semplificare l’azione amministrativa e ottimizzarne l’efficienza.