Vita Chiesa

CONGRESSO MONDIALE SULLA MISERICORDIA, CARD. SCHÖNBORN: E’ IL NUCLEO DEL MESSAGGIO CRISTIANO

“Dimostrare che la misericordia è il nucleo del messaggio cristiano”, che “promuove la pace nel mondo, tra i popoli e le religioni”, aiuta “a scoprire il vero volto di Dio, ma anche il vero volto dell’uomo e della Chiesa”. Questo l’obiettivo principale del primo congresso apostolico mondiale della Misericordia, che si terrà a Roma dal 2 al 6 aprile. A presentarlo ai giornalisti è stato oggi il card. Christoph Shonborn, arcivescovo di Vienna e presidente del Congresso, che ha reso note le parole che Giovanni Paolo II avrebbe voluto pronunciare il 3 aprile del 2005 (festa della Divina Misericordia), nella recita del Regina Coeli: “L’amore cambia i cuori e la pace. Quanto è grande la necessità di misericordia nel mondo”. “La morte ha impedito al grande papa di diffondere queste parole – ha detto il cardinale – ma questo messaggio non ha perso nulla della sua validità e attualità”. Secondo Shonborn, “è un buon segno che il primo congresso apostolico mondiale della misericordia inizi il 2 aprile, nel terzo anniversario della morte di Giovanni Paolo II, affascinato fin dalla gioventù dal segreto della divina misericordia”. Nel 2002, a Cracovia-Lagiewniki, durante l’inaugurazione del santuario della divina misericordia, Giovanni Paolo II aveva detto: “Tranne la misericordia di Dio non c’è nessun’altra fonte di speranza per gli esseri umani”.

A Lagiewniki aveva vissuto la suora e mistica fatta santa da Giovanni Paolo II Faustyna Kowalska, “nelle cui visioni la misericordia di Dio ha avuto un ruolo centrale”, ha ricordato Schonborn. “È considerato da molti credenti un segno speciale – ha aggiunto – il fatto che Giovanni Paolo II sia morto la vigilia della “Domenica della Misericordia”, che lui stesso aveva introdotto durante l’anno santo 2000”; da allora, ogni anno la domenica dopo Pasqua si celebra la “Domenica della Misericordia”. Giovanni Paolo II aveva detto che la divina Provvidenza aveva fatto sì che la vita “di questa umile figlia della Polonia” fosse pienamente collegata alla storia del 20° secolo: il suo messaggio sulla misericordia, consegnato tra la prima e la seconda guerra mondiale, è stato “un sostegno speciale ed una inesauribile fonte di speranza” non solo per gli abitanti di Cracovia, ma per “tutto il popolo polacco”, ed “anche oggi è più necessario che mai, come ci confermano le notizie di ogni giorno”, ha sottolineato il cardinale. A Lagiewniki, dove c’è il nuovo santuario della divina misericordia inaugurato dal Papa nel 2002, è oggi “un grande luogo di pellegrinaggi”: “in un anno vengono in media un milione di pellegrini dalla Polonia e da tutti i continenti”, solamente nella domenica della misericordia si contano “fino a 150 mila pellegrini”.

Giovanni Paolo II raccontò alla fine della celebrazione a Lagiewniki che molti dei sui ricordi personali erano legati a quel luogo: “Io venni qui prima di tutto durante l’occupazione dei Nazional Socialisti quando lavoravo nella vicina fabbrica della Solvay. Ancora oggi ricordo la strada da Borek Falecki a Debniki che dovevo fare ogni giorno con gli zoccoli ai piedi, quando andavo a fare i turni di lavoro”. Nel 2004, ha proseguito l’arcivescovo di Vienna, Giovanni Paolo II ha fatto appello nel 2004 a tutta la chiesa ad essere “testimone della misericordia”: “questo è lo scopo del primo congresso mondiale della misericordia. Il mondo ha bisogno della misericordia”. “Il messaggio di Giovanni Paolo II e Faustyna Kowalska non è un principio astratto, ma ha un nome ed un volto: Gesù”, ha sottolineato il cardinale: “In questo momento storico in cui vi sono molti tentativi di falsificare il ritratto di Gesù, è il nuovo libro di papa Benedetto XVI che ci aiuta a scoprire il vero ‘Gesù di Nazareth'”. “Guardare a Cristo”: questa per Schonborn “era l’eredità di Giovanni Paolo II, questo fu anche il motto della visita di Benedetto XVI in Austria, ed è anche il nocciolo del congresso mondiale della misericordia nella settimana di Pasqua del 2008”, cui parteciperanno anche “personalità non cattoliche”.

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