Toscana
CONGO-D.R., ONU: 35.000 SFOLLATI PER SCONTRI NELL’EST, SI STUDIA NUOVO MANDATO PER FORZA DI PACE
I combattimenti delle ultime settimane tra esercito governativo e militari dissidenti nella regione orientale della Repubblica democratica del Congo hanno provocato oltre 35.000 sfollati. Lo ha detto Patracki Lavand’Homme, responsabile dell’ufficio umanitario dell’Onu (Ocha) a Goma, capitale del nord Kivu. Di questi, circa 30.000 sono fuggiti dalla zona di Kalehe per dirigersi a nord, verso le posizioni controllate dai soldati insubordinati del generale Laurent Nkunda, l’ex-comandante della ribellione filoruandese che due mesi fa – nonostante la presenza dei caschi blu dell’Onu – conquistò per pochi giorni insieme ai ribelli di Jules Mutebusi la città di Bukavu, poi riconquistata dalle truppe lealiste. Altre 4-5.000 persone, ha aggiunto la stessa fonte, si sono invece dirette verso sud, nella zona controllata dalle forze governative, impegnate da settimane a sconfiggere gli insorti. Il funzionario dell’Ocha ha detto che nelle zone di Numbi, Shanje e Chebumba la popolazione locale sta offrendo ospitalità agli sfollati, ma le risorse alimentari iniziano a scarseggiare.
Secondo Irin News’, rete informativa delle Nazioni Unite in Africa, i militari congolesi agli ordini del generale Mbuza Mabe si starebbero muovendo verso la località di Minova, roccaforte del generale ribelle Nkunda; gli scontri più intensi, finora, si erano concentrati nella zona degli Haut Plateau’ nei dintorni di Kalehe, sulla riva occidentale del Lago Kivu. Da mesi è tornata a salire la tensione nell’est dell’ex-Zaire, l’area dove si sono maggiormente concentrati gli scontri durante i cinque anni di guerra, conclusa con l’accordo di pace che nel luglio 2003 ha portato gli ex-gruppi ribelli nel governo di unità nazionale di Kinshasa.