Prato
Concubini, il commento di Basilio Petrà: «un episodio lontano, non solo nel tempo»
Al di là della sincerità apostolica e della passione per il Vangelo che animava mons. Fiordelli, come sa bene chi lo ha conosciuto, queste parole non lasciano davvero emergere lo spirito evangelico della misericordia, ma piuttosto appunto l’autorità sanzionatoria nei confronti di fedeli non obbedienti alle norme ecclesiastiche, un’autorità che peraltro colpisce non solo i coniugi ma anche i loro genitori: «poiché risulta all’Autorità Ecclesiastica che i genitori hanno gravemente mancato ai propri doveri di genitori cristiani, permettendo questo passo immensamente peccaminoso e scandaloso, la Signoria Vostra in occasione della Pasqua negherà l’Acqua Santa alla famiglia Bellandi e ai genitori della Nunziati Loriana».
Il giovane mons. Fiordelli voleva difendere la cittadella, rafforzare le mura della famiglia cristiana contro gli attacchi dei nemici. Un fine nobile, che lo condurrà poi a scelte pastorali innovative e a dare un contributo preziosissimo alla teologia conciliare della famiglia.