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Conciliazioni Coni, Rossi: niente sconti
Ma a chi pensava di trovare nel passaggio conciliatorio un’autostrada verso il Paradiso si sbaglia: lo dice chiaro il commissario della Figc, Guido Rossi. Sull’handicap in punti deciso dalla Corte non si discute, semmai si possono rivedere quelle sanzioni accessorie, come la squalifica del campo, che poco si integrano, a dire il vero, con una condanna per illecito sportivo.
“La Figc non solo non vuole, ma neppure può intervenire sulle sanzioni disposte dalla sentenza della corte federale – ha tuonato il professore stanco di sentir dire e leggere che al Coni sarebbero arrivati gli sconti – relativamente alle penalizzazioni che riguardano le classifiche delle squadre. Qualunque intervento a riguardo sarebbe illegittimo e colpirebbe indirettamente anche gli interessi di altri partecipanti alle competizioni”.
Una presa di posizione che fa muro alla volontà dei club. “Accetteremo solo la serie A” fa sapere il legale della Juve. “Ci aspettiamo la A, per ragioni di equità” sottolinea l’erede dell’avvocato Agnelli, John Elkann, stringendosi intorno alla squadra. La processione all’Olimpico dei club che si apre venerdì qualche effetto lo potrà sortire: la Figc è infatti pronta a trattare su ammende e squalifiche del campo.
Queste ultime in particolare creano anche problemi logistici, perché organizzare gare di Juve, Milan, Lazio e Fiorentina in campo neutro causerebbe notevoli disagi anche sul piano dell’ordine pubblico. Ma non è certo questo l’obiettivo a cui mirano le società: così il passaggio alla conciliazione potrebbe concludersi con una fumata bianca. La Juve ha già annunciato di fare tappa all’arbitrato del Coni, perché lo statuto non esclude questa possibilità: lì un collegio di tre arbitri neutrali giudicherà le istanze della parte ricorrente, il club, e quelle della controparte, la Figc naturalmente.