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Conciliazioni Coni, Rossi: niente sconti

Per la Juve nessuna conciliazione“La Figc comunica che in sede di conciliazione la Juventus ha manifestato la propria disponibilità a conciliare alla condizione della riammissione al campionato di serie A con penalizzazione in punti da definirsi. Le società controinteressate presenti, Messina, Brescia e Lecce, si sono opposte a qualsivoglia ipotesi di riammissione in serie A”. Con una nota la federcalcio ha fatto il punto sui risultati della Camera di Conciliazione del Coni di venerdì 18 agosto, che ha visto Juve e Figc riuniti intorno allo stesso tavolo. “La Figc ha comunicato la propria disponibilità a valutare ipotesi conciliative sulle sanzioni pecuniarie e sulle squalifiche del campo – ha continuato la nota federale – In merito invece ad ipotesi conciliative di riammissione alla serie A e/o riduzione dei punti di penalizzazione, la Figc ritiene di non poterle prendere in considerazione in assenza di adesione da parte delle società controinteressate, rispetto alle quali la federazione deve garantire il proprio ruolo istituzionale di soggetto super partes”. (ANSA). Rossi: niente scontiLa Juventus adesso rivuole addirittura la serie A, ma gli sconti di fine stagione, attesi e sperati, non ci saranno. Alla vigilia delle sentenze bis di calciopoli le sorti di Reggina e Arezzo, che pure rischiano e non poco, sembrano passare in secondo piano, perché tornano sotto i riflettori i condannati eccellenti del primo procedimento. Venerdì scatta la Camera di conciliazione del Coni: prima udienza, ore 15, con la Vecchia Signora che, dopo aver ‘patteggiato’ una serie B con handicap davanti alla Caf, salvo poi infuriarsi per una sanzione, quella di appello, giudicata iniqua rispetto a quelle degli altri club, adesso non si accontenta più solo di limare la penalizzazione di 17 punti nel torneo cadetto. Vuole ritornare subito tra le grandi.

Ma a chi pensava di trovare nel passaggio conciliatorio un’autostrada verso il Paradiso si sbaglia: lo dice chiaro il commissario della Figc, Guido Rossi. Sull’handicap in punti deciso dalla Corte non si discute, semmai si possono rivedere quelle sanzioni accessorie, come la squalifica del campo, che poco si integrano, a dire il vero, con una condanna per illecito sportivo.

“La Figc non solo non vuole, ma neppure può intervenire sulle sanzioni disposte dalla sentenza della corte federale – ha tuonato il professore stanco di sentir dire e leggere che al Coni sarebbero arrivati gli sconti – relativamente alle penalizzazioni che riguardano le classifiche delle squadre. Qualunque intervento a riguardo sarebbe illegittimo e colpirebbe indirettamente anche gli interessi di altri partecipanti alle competizioni”.

Una presa di posizione che fa muro alla volontà dei club. “Accetteremo solo la serie A” fa sapere il legale della Juve. “Ci aspettiamo la A, per ragioni di equità” sottolinea l’erede dell’avvocato Agnelli, John Elkann, stringendosi intorno alla squadra. La processione all’Olimpico dei club che si apre venerdì qualche effetto lo potrà sortire: la Figc è infatti pronta a trattare su ammende e squalifiche del campo.

Queste ultime in particolare creano anche problemi logistici, perché organizzare gare di Juve, Milan, Lazio e Fiorentina in campo neutro causerebbe notevoli disagi anche sul piano dell’ordine pubblico. Ma non è certo questo l’obiettivo a cui mirano le società: così il passaggio alla conciliazione potrebbe concludersi con una fumata bianca. La Juve ha già annunciato di fare tappa all’arbitrato del Coni, perché lo statuto non esclude questa possibilità: lì un collegio di tre arbitri neutrali giudicherà le istanze della parte ricorrente, il club, e quelle della controparte, la Figc naturalmente.

Ma con la volontà di non patteggiare sulle penalizzazioni annunciata da Rossi, la strada del Tar sembra sempre meno solo una minaccia. Eppure è proprio quello che la federazione avrebbe voluto evitare, anche se l’eventuale sentenza dell’arbitrato è appellabile proprio davanti ai giudici amministrativi. In Figc comunque non sembrano preoccuparsi troppo dell’eventuale coda al Tar: la Juve comunque scioglierà le riserve solo dopo aver visto come andrà l’udienza di venerdì. Rossi comunque è stato chiaro: “Della giustizia e delle sue regole non si può fare mercimonio – insiste il commissario – Quindi chi pensa a saldi di fine stagione è del tutto fuori strada”. se il commissario Rossi ha ben fissato i paletti.(ANSA).